Nelle ultime ore sono arrivate 1.600 persone, che si aggiungono alle 5mila sbarcate martedì: nel centro di accoglienza dieci volte gli ospiti consentiti. Ieri un neonato è annegato a pochi metri dalla riva. Sul molo urla e spintoni con la polizia, mentre si accelerano i trasferimenti
A Lampedusa proseguono senza sosta gli sbarchi, di giorno e di notte, in ogni punto dell’isola. Nella giornata di mercoledì si contano 1.627 migranti arrivati in 37 approdi, che vanno ad aggiungersi alle 5.112 persone in cento sbarchi nella giornata di martedì. Si tratta di numeri record superiori persino ai picchi del passato.
Nella notte un neonato di cinque mesi è morto dopo essere finito in acqua, proprio durante lo sbarco sull’isola. I 46 migranti a bordo della barca che si è rovesciata sono stati recuperati, così come è stato ripescato il cadavere del bambino. La madre del neonato, per cui la polizia ha chiesto un supporto psicologico, si trova ora all’hotspot di contrada Imbriacola.
L’hotspot al collasso
Il centro di accoglienza di Lampedusa ha raggiunto le 7mila presenze, circa dieci volte il numero massimo di ospiti per cui è attrezzato. La Croce Rossa italiana ha parlato di una situazione difficile: «Oggi sono previsti trasferimenti e il processo deve continuare. Cerchiamo di dare priorità alle famiglie, ai bambini che stanno arrivando», ha detto Francesca Basile, responsabile migrazioni della Cri.
Secondo quanto riferisce il ministero dell’Interno, in giornata circa 1.500 migranti dovrebbero essere trasferiti dall’isola di Lampedusa. La prefettura di Agrigento, inoltre, sta lavorando a ulteriori trasferimenti verso porti di Sicilia e Calabria per alleggerire la pressione sul centro.
I migranti stipati
Mercoledì mattina sul molo commerciale si sono registrati momenti di tensione con le forze dell’ordine, a causa delle lunghe attese prima del trasferimento nelle strutture di accoglienza. Sia al molo Favaloro che in altri punti dell’isola ci sono infatti gruppi di migranti ammassati in attesa di sistemazione. In un video di Local Team si vedono agenti della guardia di finanza che effettuano una carica di alleggerimento nei loro confronti.
L’appello del sindaco
Il primo cittadino di Lampedusa, Filippo Mannino, è tornato ad appellarsi al governo e all’Europa: «Qui siamo stanchi e provati sia fisicamente che psicologicamente, la situazione sta diventando ingestibile. L’esecutivo prenda provvedimenti strutturali e seri, non è possibile continuare in questo modo», ha detto Mannino. Intanto l’agenzia Frontex ha segnalato la presenza di altre decine di imbarcazioni in viaggio dal Nordafrica.
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