Il padre aveva chiesto aiuto in un appello social, poi cancellato. Già nei primi giorni del suo arresto a fine settembre, la Farnesina si era attivata per trattare il rilascio della ragazza che era in viaggio in Iran da qualche settimana
«Dopo un intenso lavoro diplomatico oggi Alessia Piperno è stata rilasciata dalle autorità iraniane e si appresta a tornare in Italia. Il presidente del Consiglio. Giorgia Meloni, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a che Alessia riabbracci i familiari, ha informato i suoi genitori nel corso di una telefonata, pochi minuti fa».
Con questa comunicazione palazzo Chigi annuncia la notizia che la ragazza, arrestata durante le proteste contro il regime a settembre, è stata liberata e tornerà presto in Italia.
«Voglio ringraziare i servizi di intelligence, il sottosegretario Mantovano e il ministero degli Esteri per il lavoro straordinario e silenzioso che hanno fatto per riportare indietro Alessia Piperno» ha detto la presidente del Consiglio in una conferenza successiva all’incontro con il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.
«Alessia Piperno è stata liberata grazie all'intenso lavoro della diplomazia italiana, ringrazio tutti coloro che si sono impegnati per risolvere questo caso. Il presidente del consiglio ha informato la famiglia della liberazione. E' una bella notizia per tutti». Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani
Nei giorni successivi al suo arresto, era stata la ragazza a contattare il padre, al quale aveva detto di trovarsi in un carcere di Teheran. «Era stata arrestata dalla polizia insieme con dei suoi amici mentre si accingeva a festeggiare il suo compleanno. Sono state solo poche parole ma disperate. Chiedeva aiuto», aveva scritto il padre in un post su Facebook.
Il ritorno a casa
Ad accogliere la donna, atterrata all’aeroporto di Ciampino intorno alle 17, c’era anche il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Circa un’ora più tardi Piperno è rientrata nella sua abitazione romana. Visibilmente dimagrita, è scesa da un furgone accompagnata del padre Alberto, che l'ha scortata per il breve tratto di strada fino al portone di casa, dove cameraman e cronisti erano appostati in vista del suo arrivo.
Aldilà dell’aspetto comprensibilmente provato, la 30enne non dovrebbe aver «subito violenze di alcun tipo». Lo ha riferito il ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha detto di aver avuto «un colloquio ieri pomeriggio con il ministro degli Esteri iraniano».
Chi è Piperno
Piperno è una travel blogger che crea contenuti online. Viaggia per il mondo da quando aveva 24 anni e si trovava in Iran da circa due mesi. Cura la pagina Instagram travel.adventure.freedom e l’ultimo post pubblicato risale al 28 settembre scorso, giorno in cui festeggiava il 30esimo anno di età, annunciando che da lì a poco sarebbe ripartita nuovamente, alla volta del Pakistan. Ha documentato il suo viaggio in Iran attraverso centinaia di storie Instagram nelle quali ha anche raccontato le difficoltà di una donna nel viaggiare da sola nel paese.
Quando si sono diffuse le notizie dell’uccisione di Amini, Piperno ha pubblicato un lungo post Instagram: «Ora che sono qui da più di due mesi, mi sento parte di tutto ciò, mi sento parte di queste ragazze che lottano per i loro diritti, che manifestano per la loro libertà, ma che alla fine sono costrette a nascondersi in un punto cieco». Ha abbracciato la causa delle sue coetanee che stanno portando avanti grosse manifestazioni di piazza – non è chiaro se vi abbia partecipato anche lei – che fino a oggi sono state represse con la violenza.
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