È stato ritrovato anche il corpo dell'ultima persona data per dispersa nell'esplosione al sito Eni di Calenzano. Le vittime salgono così a cinque. Dei 26 feriti, quelli non gravi sono stati tutti stati dimessi, tre quelli ancora in ospedale in codice rosso. «Per loro la situazione è critica». Lo ha detto il presidente della regione Toscana Eugenio Giani dopo il suo sopralluogo odierno all'interno del deposito. 

Dal punto di vista ambientale, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, a margine di una conferenza stampa al Mase, ha fatto sapere che «secondo le valutazioni dell'aria non c'è un rischio particolare visto che era stata delimitata negli 8 km, non c'è più questo tipo di rischio». 

Intanto oggi, nel giorno di lutto cittadino, almeno 500 lavoratori si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli della raffineria proclamando uno sciopero di due ore.

La vicenda 

ANSA

L'incidente è avvenuto nello stabilimento dell’Eni a Pratignone, a poche centinaia di metri dalle abitazioni. Prima un boato, poi una nube di fumo ha investito la zona. L’incendio ha avuto origine in un’area definita punto di carico, dove le autobotti effettuano il rifornimento di carburante. «La pensilina di carico si è divelta e riversata sopra. Si è trattato chiaramente di un difetto nelle modalità di carico delle autocisterne. Cosa ha determinato questo è da vedere», lo ha detto Giani ricordando che l’incidente poteva avere dimensioni molto più grandi se fossero state toccale le torri di deposito dei carburanti.

L’Eni ieri aveva assicurato che le fiamme non avevano interessato in alcun modo il parco serbatoi e che avrebbe collaborato con le autorità. La procura di Prato, infatti, ha aperto un’inchiesta. L'area è stata posta sotto sequestro. Il comune di Calenzano, a seguito dell'esplosione, ha proclamato il lutto cittadino per lunedì e martedì, annullando le iniziative pubbliche in programma questi due giorni. Lunedì sera anche il presidente della regione Toscana Eugenio Giani ha annunciato la proclamazione, per mercoledì, di una giornata di lutto regionale per le vittime con bandiere degli edifici della Regione esposte a mezz'asta e listate a lutto.

Inoltre Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato quattro ore di sciopero per mercoledì 11 dicembre.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha telefonato al presidente della regione Toscana per avere informazioni sui feriti. Meloni ha espresso «il più sentito cordoglio per le vittime, la vicinanza ai feriti e alle famiglie colpite». Solidarietà alle persone e al territorio colpiti da questa esplosione anche da parte della segretaria del Partito democratico, Elly Schlein.

Lo stabilimento di Calenzano è uno dei 25 RIR (aziende a rischio di incidente rilevante) in Toscana, come si legge nell’elaborato tecnico del 2022 dove sono descritti tutti i possibili scenari di pericolo e le misure di sicurezza da adottare. Si tratta di oltre 170mila metri quadrati di sito, con parchi serbatoi, pensiline di carico delle autobotti, sale pompe, e una serie di altri impianti, da quello di trattamento delle acque a quello di recupero vapori delle pensiline di carico.

© Riproduzione riservata