La New York Public Library, contiene 56 milioni di prodotti e fornisce libri e servizi gratuiti per tutti i newyorkesi da oltre 125 anni. Fondata nel 1895, vanta il più grande sistema di biblioteche pubbliche della nazione, con 92 filiali, nel Bronx, Manhattan e Staten Island, compresi centri di ricerca di fama mondiale presso lo Stephen A. Schwarzman Building e il Schomburg Center for Research in Black Culture.

Le collezioni storiche custodiscono tesori come una bozza della Dichiarazione di Indipendenza scritta da Thomas Jefferson, una delle poche copie sopravvissute della Bibbia di Gutenberg e opere originali, manoscritti, lettere e altro di luminari della letteratura e arte, tra cui William Shakespeare, Virginia Woolf, James Baldwin, Charles Dickens, Maya Angelou, John Coltrane, Augusta Savage.

Anthony W. Marx, che dal 2011 ne è il presidente e dirige il complesso meccanismo che governa il mondo dei libri della biblioteca, non è stato spaventato dalla crisi pandemica ma anzi lo sconvolgimento sanitario, è stata l’opportunità che gli ha permesso di velocizzare un cambiamento radicale all’interno del sistema, rimanendo fedele e consolidando quella che è la sua missione: offrire indipendentemente dal contesto sociale e dalle circostanze storiche, a tutte le persone l’accesso gratuito agli strumenti e alle conoscenze di cui hanno bisogno per essere membri produttivi della società.

E sembra essere riuscito nella sua impresa più rocambolesca: quella di far vivere l’esperienza unica di trovarsi in biblioteca mentre si è in casa, tanto che la grandiosa digitalizzazione della New York Public Library oggi è diventata a tutti gli effetti una parte dell’infrastruttura pubblica necessaria.

©Oneisha Lee

È risultato complicato trasferire la maggior parte dei servizi virtualmente ?

Sono stato fortunato perché la biblioteca da anni investe sui servizi online, è stata facile e rapida l’espansione degli strumenti e dei sistemi di rete che la governano.

 Un cambiamento immenso, velocizzato dalle necessità storiche, su una struttura digitale piuttosto solida, in molti casi ci siamo concentrati sul rafforzare le offerte esistenti. C’è stato un aumento dell’864 per cento delle iscrizioni per le tessera della biblioteca grazie alla app di e-reader, un aumento di circa il 200 per cento dei nuovi utenti su tutte le piattaforme e un aumento del 236 per cento delle visualizzazioni delle nostre risorse educative. I download degli eBook sono aumentati in modo vertiginoso e abbiamo lanciato il progetto Digital Research Books, una risorsa digitale unica, attraverso la quale gli utenti possono cercare e visualizzare libri accademici digitalizzati da molte fonti diverse.

Su nypl.org i visitatori oggi possono sfogliare le immense collezioni della biblioteca, scaricare eBook e visualizzare più di 900.000 articoli delle collezioni digitali. Attraverso SimplyE, l'app gratuita per e-reader, gli utenti possono prendere in prestito istantaneamente la nostra intera collezione di oltre 300.000 e-book in pochi semplici passaggi.

Quali sono i servizi che piacciono di più?

Tra i servizi digitali completamente nuovi, gli storytime giornalieri online dal vivo, un supporto per gli insegnanti e il tutoraggio virtuale per gli studenti attraverso la nostra partnership con Brainfuse. Gli utenti vanno pazzi per ShelfHelp, attraverso cui i nostri bibliotecari sono disponibili per rispondere alle domande dei fruitori su qualsiasi argomento e in qualsiasi momento, per non parlare delle formazioni tecnologiche e professionali che offriamo virtualmente. I nostri ricercatori sono entusiasti invece dei nuovi strumenti digitali per scansionare materiali su richiesta. 

La biblioteca è stata travolta da un terremoto tecnologico.

Si esattamente, ora che abbiamo riaperto, stiamo cercando di bilanciare i servizi di persona con le innovazioni digitali che molti clienti preferiscono di gran lunga. Sembra assurdo ma è così!”.

Le sedi di quartiere così come l’edificio centrale, sono centri vitali per la comunità?

La nostra missione è quella di servire tutti i newyorkesi e abbiamo visto tantissimi nuovi lettori da ogni distretto.

Il divario digitale purtroppo è un problema che esiste e divide, a New York circa 1,5 milioni di persone non hanno la banda larga e il Wi-Fi della nostra biblioteca è un servizio indispensabile, molti studenti lo utilizzano per studiare (di media si calcolano 500 connessioni esterne al giorno).

Tante sono le iniziative che uniscono i nostri lettori, tra le più seguite:le letture condivise, tra cui Get Lit, un nuovo club del libro virtuale per adulti in collaborazione con la stazione Npr, della New York Public Radio, per il quale si rende disponibile la versione eBook in numero illimitato di copie per chi vuole partecipare. Ogni mese, il programma culmina in conversazioni live streaming e in domande e risposte con l’autore.

Unire lettori anche lontani è un’impresa riuscita.

Lo è ! Nel giugno 2020, in risposta alle rivolte in tutto il mondo che chiedono giustizia per le vite dei neri, lo Schomburg Center for Research in Black Culture della NYPL, -un’istituzione preminente che onora l'esperienza nera da 95 anni e offre un archivio di informazioni per le persone di origine africana in tutto il mondo- ha pubblicato lo Schomburg Center's Black Liberation Reading Lists per adulti, giovani e bambini. Ogni elenco raccoglie i titoli dei libri più importanti sulla storia, l'arte e la cultura nera.

La lettura è un ponte che sa unire dove nessun altro può.

Quindi è anche possibile replicare online l'esperienza di sfogliare gli scaffali della biblioteca?

Non è ancora possibile sfogliare gli scaffali della biblioteca virtualmente, ma ci siamo vicini. Il nostro e-Reader, SimplyE, fornisce un'esperienza di navigazione che consente agli utenti di sfogliare i libri per argomento, lingua, genere ed età. L’applicazione è progettata in modo che i nostri bibliotecari possono promuovere e suggerire libri che sono immediatamente disponibili per il prestito, dei veri e propri dispositivi interattivi. La biblioteca pubblica è diventata un'istituzione ibrida e alcuni servizi sono decisamente più funzionali digitalmente.

Molti dei nostri utenti beneficiano di un mix di interazione fisica e online. Il digitale non si è ancora del tutto sostituto, è un complemento che ci permette di portare a termine la nostra missione.

Il futuro sarà una biblioteca digitale?

Quando abbiamo chiuso le nostre filiali fisiche nel marzo 2020, la maggior parte dei servizi si è spostato tutto in digitale. Il mondo fisico è possibile replicarlo virtualmente e per alcuni aspetti è anche migliore. Molti servizi hanno avuto un gran successo ed è impossibile tornare indietro, il cambiamento è avvenuto. Ma gli effetti della pandemia hanno dimostrato che i benefici offerti dall’interazione umana sono insostituibili, e penso che nessuna innovazione robotica potrà mai appagare l’esperienza di vivere i nostri edifici.

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