Giovanni Pitruzzella, membro della Corte di giustizia europea, era all’evento con Farmindustria di cui Domani ha scritto, ed è anche vicepresidente di Aspen Institute Italia. The Good Lobby e Corporate Europe Observatory hanno scritto una lettera per segnalare la questione al presidente della Corte
- La partecipazione di Giovanni Pitruzzella, avvocato generale della Corte di giustizia Ue, a un evento di Aspen Institute a porte chiuse con Farmindustria sui brevetti dei vaccini, segnalata da Domani, non è passata inosservata.
- Pitruzzella è anche vicedirettore di Aspen Institute; nei ruoli direttivi ci sono alcuni imprenditori.
- Il giurista Alberto Alemanno di The Good Lobby, e Olivier Hoedeman per Corporate Europe Observatory, hanno segnalato al presidente della Corte Ue la questione. Le due associazioni fanno da sentinelle quando c’è una indebita influenza delle corporation sulle istituzioni.
«Participation of AG Pitruzzella in an industry led event»: è l’oggetto della lettera spedita ieri a Koen Lenaerts, il giurista fiammingo che presiede la Corte di giustizia europea. La segnalazione riguarda la partecipazione di Giovanni Pitruzzella, avvocato generale della Corte di giustizia Ue e vicepresidente di Aspen Institute Italia, a un evento di Aspen con Farmindustria. Il panel online si è tenuto il 22 marzo, a porte chiuse e con richiesta di riservatezza, si intitolava “Tutela e valorizzazione della proprietà intellettuale” e in quella sede è stato presentato un background paper stilato da Aspen in collaborazione con Farmindustria. Durante l’incontro si è discusso di brevetti e di vaccini, un tema di estrema attualità politica in Europa oggi; Farmindustria ha difeso i brevetti. La notizia è stata riportata proprio da Domani il 25 marzo, in un articolo in cui si chiedeva conto della partecipazione a quello stesso evento anche di Sandra Gallina, a capo della direzione Salute della Commissione europea.
La lettera è firmata dal giurista Alberto Alemanno, di The Good Lobby, e Olivier Hoedeman, per il Corporate Europe Observatory. Entrambe le associazioni sono impegnate per la trasparenza delle istituzioni europee e fanno da sentinelle quando c’è una indebita influenza di corporation e interessi privati sulla vita istituzionale.
«Preoccupazione»
«Esprimiamo preoccupazione per la partecipazione di un membro della Corte a un panel con l’industria del farmaco», dicono nella lettera. «Difficile non ritenere quel panel un evento di natura lobbistica; la partecipazione di europarlamentari in veste di uditori corrobora l’idea che il seminario fosse volto a influenzare il “decision making” dell’Ue sulle regole di proprietà intellettuale per i vaccini». Questo tema è proprio ora oggetto di dibattito in Europa, e «un’ampia fetta di società civile chiede di attivare le clausole di emergenza degli accordi Trips» per liberare i brevetti in virtù dell’emergenza sanitaria. Ciò significa pure che «potrebbero nascere delle dispute giuridiche, su questi temi, nelle prossime settimane e mesi, e Pitruzzella come avvocato generale potrebbe dover occuparsene». Eppure, i doveri dei membri della Corte – ricorda il giurista Alemanno – sono «indipendenza, discrezione, lealtà alla funzione e all’istituzione: questi principi etici richiedono di limitare prese di posizione su questioni di politica pubblica che potrebbero trovarsi oggetto di contenzioso». The Good Lobby e Ceo chiedono conferma che la partecipazione all’evento sia stata notificata e che sia compatibile con il codice di condotta; si soffermano anche sull’incarico di Pitruzzella come vicedirettore di Aspen Institute Italia. Presieduto da Giulio Tremonti, ha come vicedirettori appunto Pitruzzella (ex consulente per vari governi, a capo dell’antitrust dal 2011 al 2018) e poi gli imprenditori Alberto Bombassei e Gianfelice Rocca (presidente di Techint e dell’istituto clinico Humanitas), Elena Zambon, presidente di una multinazionale del farmaco, e Lucio Stanca (ex ministro con Berlusconi). «L’episodio di cui Domani ha scritto segnala un fenomeno diffuso ma finora rimasto sotto traccia» dice Alemanno: «Il ruolo di influenza dei think tank il cui modello si basa sulla facilitazione di incontri tra portatori di interessi e decisori». Né Alemanno né Hoedeman ricordano precedenti con altri membri della Corte. «E speriamo che non si ripeta».
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