Il senatore “più potente” ha deciso di non ricandidarsi, rendendo più complicata la riconquista del seggio in West Virginia e il mantenimento della maggioranza nella camera alta per i democratici
Il senatore democratico Joe Manchin non si ricandiderà ed è una pessima notizia per Biden. Il rischio concreto è che i democratici possano perdere il seggio in West Virginia, rendendo ancora più complicata la possibilità di mantenere la maggioranza al Senato (e la rielezione di Biden). Attualmente i democratici controllano la camera alta del Congresso con soli 51 rappresentanti contro 49, mentre hanno perso la maggioranza alla Camera.
Manchin in passato non ha nascosto le possibili ambizioni presidenziali e secondo i media americani ora potrebbe essere tentato di candidarsi come “terzo” (rappresentando un’alternativa sia ai democreatici sia ai repubblicani).
«Quello che farò ora sarà viaggiare per il paese per parlare», ha detto in un video pubblicato sui social «Vedremo se c'è l’interesse a creare un movimento per mobilitare il centro e riunire gli americani».
Chi è Joe Manchin
Joe Manchin non è un senatore come tutti gli altri. È anzi considerato come il più potente degli Stati Uniti, eletto per la prima volta governatore nel 2004, si definisce un «democratico moderato e conservatore», un ossimoro che però ha senso in West Virginia.
Secondo l’Associated press, già un’ora dopo l’annuncio di Manchin un gruppo con sede a Boston avrebbe presentato alcuni documenti alla Commissione elettorale federale, con l’obiettivo di formare un comitato per sostenere Manchin e Mitt Romney, senatore dello Utah, per una candidatura presidenziale “terza”.
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