Le accuse vanno dall'associazione per delinquere alla turbativa d'asta, dal finanziamento illecito ai partiti al traffico di influenze illecite, dalla truffa all'indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, fino a corruzione, induzione indebita e rivelazione di segreti d'ufficio. Gli imprenditori coinvolti, tra cui René Benko, si sarebbero resi disponibili a finanziare le campagne elettorali di alcuni amministratori pubblici, ottenendo poi agevolazioni