Nella mattinata di lunedì 17 giugno è stato trovato morto in circostanze ancora da chiarire il presidente di Fincantieri Claudio Graziano. La procura di Roma indaga per istigazione al suicidio: accanto al corpo del generale, scoperto da un carabiniere della sua scorta, sarebbero stati trovati un bigliettino e una pistola.

Ex capo di Stato maggiore della Difesa (dal 2015 al 2018) e presidente del comitato militare dell’Unione europea, Graziano era a capo di Fincantieri dal 2022. Torinese classe 1953, aveva 70 anni e viveva a Roma. Dopo la notizia della morte del numero uno dell’azienda leader della cantieristica navale, a Piazza Affari il titolo di Fincantieri è sceso di oltre il tre per cento.

Nella sua carriera Graziano ha ricoperto ruoli importanti nelle forze armate. Nel 2006 è stato alla guida della brigata multinazionale Kabul in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione delle Nazioni Unite nel paese dopo l’11 settembre. E nel 2007 gli è stato conferito l’incarico di force commander della missione Unifil in Libano, a guida italiana, dal segretario generale delle Nazioni Unite. Nel paese mediorientale Graziano ha assolto il ruolo di comandante delle forze Onu, nonché di capo missione. Nel febbraio del 2010 è stato nominato capo di gabinetto del ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

La nota di Fincantieri

La società «esprime immenso dolore per l’improvvisa scomparsa del Generale Claudio Graziano, presidente del gruppo, che lascia un grande e incolmabile vuoto», si legge in una nota ufficiale dell’azienda. «L’amministratore delegato e direttore generale Pierroberto Folgiero, il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale, i dirigenti e tutti i dipendenti di Fincantieri ne ricordano con commozione le straordinarie doti umane e professionali che lo hanno da sempre contraddistinto nella sua lunga carriera».

Le reazioni

Tra i primi a esprimere cordoglio c’è stato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: «Generoso e leale uomo delle istituzioni, capace di mettere sempre al servizio della Repubblica competenza e professionalità, doti dimostrate negli importanti ruoli di vertice, nazionali e internazionali, ricoperti nel corso della sua lunga carriera».

«Sono sconvolta dalla notizia della tragica scomparsa del Generale Claudio Graziano – ha scritto Meloni su X –  Ci lascia un integerrimo servitore dello Stato, che in tutta la sua vita ha reso onore alla Nazione, alle Forze Armate e alle Istituzioni con dedizione, competenza e professionalità. Desidero rivolgere, a nome mio e di tutto il Governo, il cordoglio e la vicinanza alla sua famiglia e ai suoi cari».

«La scomparsa del generale Claudio Graziano mi lascia senza parole. Era un amico ed è stato uno straordinario ufficiale che ha reso onore all'Italia anche nei suoi ruoli europei. Una preghiera lo accompagni nel viaggio per raggiungere la sua sposa», il messaggio del ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

«Ho appreso con sconcerto e profondo dolore la notizia della scomparsa del generale Claudio Graziano» così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, che ha lavorato al suo fianco quando era ministro della Difesa. «Un valoroso servitore dello Stato che ha ricoperto importantissimi ruoli nelle istituzioni nazionali e internazionali, ottenendo ovunque meritati successi e riconoscimenti. Claudio era un amico vero con il quale ho avuto la fortuna di poter lavorare da ministro della Difesa e che anche negli anni a seguire ho frequentato insieme alla sua amata Marisa. Ai suoi cari, il cordoglio mio personale e del Senato della Repubblica».

«Sono sconvolto. Un servitore dello Stato, un piemontese europeista, un amico. Addio Claudio, riposa in pace», il cordoglio del commissario Paolo Gentiloni.

© Riproduzione riservata