È morto mercoledì mattina a Roma, dopo una breve malattia fulminante, il giornalista, sceneggiatore e autore Andrea Purgatori, classe 1953. Per anni al Corriere della Sera, dove si è occupato di terrorismo, intelligence e criminalità, in carriera si è dedicato alla strage di Ustica del 1980 e alla scomparsa di Emanuela Orlandi.

Inchieste e cinema

Autore di reportage e inchieste, conduceva il programma Atlantide, in onda su La7. «Era una mente brillante – si legge in una nota dei familiari – che ricordiamo in tv, dove era autore e conduttore, e in tempi più remoti come inviato in zone di guerra e autore di importanti inchieste giudiziarie». Purgatori è stato anche presidente di Greenpeace Italia tra il 2014 e il 2020.

Docente di sceneggiatura e consigliere di vari autori, è stato sceneggiatore di film e fiction televisive, tra cui Il muro di gomma, Fortapàsc (sul giornalista Giancarlo Siani) e Il giudice ragazzino. Tra i suoi ultimi lavori la partecipazione al documentario di Netflix Vatican Girl, dedicato al mistero della scomparsa di Emanuela Orlandi.

Le reazioni

«È morto Andrea Purgatori, uno dei miei amici più cari – ha scritto il comico Corrado Guzzanti – grande giornalista, grande autore, compagno di molte follie come Il caso Scafroglia, Fascisti su Marte e Aniene. L’Anpi, in una nota, lo ha invece definito «un esempio da additare ai giovani che si avvicinano con curiosità e passione al mestiere dell’informazione».

Messaggi per la morte del giornalista sono arrivati anche dalla politica. «Ricordo la passione civile e la costanza con cui ha seguito per 43 anni le indagini per la strage di Ustica», ha scritto la segretaria del Pd Elly Schlein, mentre il M5s ha ricordato «un grande giornalista, capace di portare il livello dell’inchiesta sempre in profondità».

Condoglianze sono poi arrivate dalle istituzioni, con il presidente della Camera Lorenzo Fontana: «Cronista brillante, sceneggiatore e autore di programmi televisivi di inchiesta, scompare una delle firme prestigiose del giornalismo italiano». A ricordare Purgatori al Senato è stato invece Walter Verini (Pd), le cui parole sono state accolte da un applauso dell’aula.

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