Beppe Grillo torna all’attacco sul termovalorizzatore che il Pd vorrebbe realizzare a Roma. Il fondatore del Movimento 5 stelle ha proposto di lasciar perdere l’impianto che il sindaco Roberto Gualtieri ha intenzione di costruire grazie ai poteri speciali che gli saranno assegnati con l’incarico di commissario per il Giubileo per valorizzare la tecnologia «senza fiamma». 

In un post sul suo blog il comico parla della tecnologia «senza fiamma» come della “Bat”, la Best available technology: secondo Grillo dovrebbe essere costruito un impianto anche a Roma per evitare l’impatto, secondo lui maggiore, di un termovalorizzatore sulla zona. 

In base a quel che spiega il fondatore dei Cinque stelle, la tecnologia «“senza fiamma” trasforma ad altissima efficienza, e con un solo passaggio, uno SCARTO senza utilità in PRODOTTI soltanto». 

Anche il costo, secondo Grillo, sarebbe minore, anche se non viene specificato in che misura, rispetto alla realizzazione di un termovalorizzatore.

La storia

La norma che metterà nelle mani di Gualtieri il potere di realizzare il termovalorizzatore che in campagna elettorale aveva detto di non voler costruire è contenuto nel dl Aiuti, non votato a suo tempo in Consiglio dei ministri dai ministri Cinque stelle. Anche sul testo che approderà in aula restano dei dubbi, anche se gli sherpa dem e M5s hanno cercato di trovare una formulazione che mettesse d’accordo tutti. 

Giuseppe Conte ha annunciato nelle settimane scorse che il Movimento non avrebbe votato un provvedimento che prevedesse la costruzione del termovalorizzatore, ma poi il tema in campagna elettorale è stato messo, almeno temporaneamente, da parte. 

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