«Ci sono vicende che non si possono risolvere in uno studio televisivo. Sono appena uscito dalla Procura di Firenze e questo vi fa capire la situazione complessa, difficile e delicata che stiamo vivendo. Per questo, pur dicendo davvero grazie ad Enrico Mentana, non mi è possibile partecipare allo speciale previsto per domenica su La7».

Sono le parole diffuse in un video da Massimo Giletti che così ha rifiutato l’invito allo speciale, programmato per domenica prossima, che avrebbe dovuto affrontare i temi relativi alla chiusura anticipata di Non è l’Arena. A stretto giro, il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, ha cancellato lo stesso speciale. 

La chiusura del programma

Il programma di Giletti è stato chiuso da La7 senza una motivazione ufficiale, subito dopo la sospensione Domani ha pubblicato la notizia di una foto dei misteri della quale il conduttore avrebbe parlato ai pubblici ministeri fiorentini che indagano sui mandanti esterni alle stragi del 1993, inchiesta che vede coinvolti Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi. I protagonisti si difendono e parlano di una ricostruzione infamante.

A Giletti, che avrebbe visto la foto e riconosciuto Berlusconi, lo scatto sarebbe stato mostrato da Salvatore Baiardo, favoreggiatore negli anni Novanta dei fratelli Graviano, mafiosi e stragisti. 

La foto ritrarrebbe il generale Francesco Delfino, Berlusconi e uno dei Graviano. La foto dei misteri ha provocato la rottura dei rapporti tra Salvatore Baiardo, pagato con regolari fatture per le sue apparizioni televisive, e Giletti.

L’esistenza di questa foto resta ancora un giallo, come ha raccontato Domani nella serie di articoli pubblicati nei giorni scorsi. Baiardo avrebbe mostrato lo scatto, che potrebbe essere la prova di un patto sporco, al conduttore senza rilasciargli copia.

Così Giletti ha raccontato tutto ai magistrati di Firenze che hanno intercettato i colloqui successivi tra il conduttore e l’ex gelataio, quest’ultimo nelle conversazioni intercettate avrebbe confermato l’esistenza della foto. Per le sue inchieste e le testimonianze rilasciate ai pubblici ministeri, negli ultimi mesi è stata rafforzata la scorta al conduttore, minacciato in passato proprio dai fratelli Graviano. 

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