Intorno alle 13 di oggi, mercoledì 31 luglio, è arrivata la prima richiesta di soccorso ai vigili del fuoco per un incendio a Roma, tra i quartieri Prati e Monte Mario, non troppo distante dalla città giudiziaria di piazzale Clodio e dalle sedi della Rai, in via Teulada, e di La7, in via Umberto Novaro. In poco tempo le fiamme si sono molto allargate, raggiungendo la parte alta della collina di Monte Mario e la terrazza dello Zodiaco, lambendo l’Osservatorio astronomico. Interessati anche via Luigi Giuseppe Favarelli e il viale Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Dal rogo si è anche alzata una grossa colonna di fumo nero, visibile da lunga distanza.

Alcune baracche e i resti di un insediamento abusivo di fronte a viale dei Cavalieri sono andate distrutte. Già ieri sera si era registrato un piccolo rogo il lungo prato che arriva a piazzale Clodio. Gli agenti della polizia penitenziaria dall'interno della cittadella giudiziaria hanno azionato un idrante per cercare di fermare l'incendio.

Al momento non si registrino morti o feriti, ma l’entità dell’incendio ha portato all’evacuazione in via precauzionale di alcune palazzine in via Romeo Romei e in via Ildebrando Goiran, dell’Osservatorio astronomico e della sede Rai. Quest’ultima evacuazione ha provocato l’interruzione del programma Estate in diretta, in onda su Rai 1 e condotto da Nunzia De Girolamo e Gianluca Semprini, sostituito da una puntata di TechetecheTè. Molte persone si trovano dunque in strada, insieme a gatti e cani.

Le parole di Gualtieri

Sul posto sono arrivate diverse squadre dei vigili del fuoco, due autobotti, un'autoscala e due canadair. Ma le operazioni di spegnimento sono ostacolate dal vento. Presente anche il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri: «L'incendio sarebbe stato originato da un pasto cucinato in un accampamento abusivo sulle pendici della collina di Monte Mario», ha dichiarato il primo cittadino. Ad alimentare le fiamme, ha spiegato ancora Gualtieri, «le alte temperature e il vento». Il rogo si è propagato rapidamente al sottobosco e poi ha iniziato a bruciare la collina. Nell'accampamento di piccole dimensioni vivono alcuni senza tetto ricoverati in alcune tende.

Sono stati chiusi al traffico il lungotevere Oberdan, il lungotevere della Vittoria, via Giuseppe Faravelli e via dei Cavalieri di Vittorio Veneto, in direzione Piazzale Clodio. Le fiamme hanno raggiunto anche alcune automobili: almeno quattro sono esplose.

ANSA
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Le ipotesi sulle cause

Secondo le prime ipotesi, le fiamme sarebbero partite dalla baraccopoli di via Romeo Romei, dove già nella notte intorno alle 2 era esploso un incendio di più piccole dimensioni, come testimoniato da diversi utenti sui social.

Diversi residenti, come riporta Repubblica, hanno invece riferito di aver visto un piccolo incendio che veniva alimentato «probabilmente con del combustibile» in un'area verde dietro i palazzi della Rai. Sono diversi i cittadini che parlano di «cause dolose» delle fiamme e di più focolai appiccati a poca distanza e in sequenza.

Le testimonianze

I residenti raccontano di aver sentito diverse esplosioni: «Le fiamme erano già alte dal primo pomeriggio, abbiamo visto la colonna di fumo, nera e densa, e poi udito delle esplosioni. Abbiamo avuto paura e siamo scesi in strada», hanno dichiarato all’Ansa.

«Un incendio così non lo abbiamo mai visto. Le fiamme sono arrivate al muro di contenimento dietro alla palazzina dove ci sono alcuni uffici della Rai. Ho visto il fumo e sono scesa in strada. Intanto le forze dell'ordine stavano facendo evacuare tutti i palazzi qui intorno. Ora dobbiamo aspettare che finisca l'emergenza», ha detto all’AdnKronos un’altra residente.

«A volte questo monte prende fuoco, ma così mai. Abbiamo sentito un grande odore di bruciato. Poi era talmente acre che abbiamo cercato di chiudere le finestre. Ho sentito una ragazza che urlava. I pompieri ci hanno fatto evacuare», ha raccontato all’Ansa una donna anziana che abita nella traversa di via Teulada, ai piedi di Monte Mario. Assieme ad altri tre anziani, in canottiera e pantaloncini, siede sui gradini di un palazzo in attesa di poter rientrare a casa mentre attorno a lei i vigili urbani sono al lavoro.

Gli inquirenti della procura capitolina apriranno un fascicolo indagine in merito all'incendio: il magistrato che coordinerà gli accertamenti attende nelle prossime ore un'informativa dei vigili del fuoco e delle forze dell'ordine intervenute sul posto.

«Come negli anni scorsi, questa è zona sensibile, ci sarà poi modo di fare opportuni accertamenti. Tanti erano già in vacanza, posso dire che non si registra alcun ferito», ha detto il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, giunto sul luogo dell'incendio.

Bonelli: «Presentata un’interrogazione parlamentare»

«L'incendio nel cuore di Roma, che ha devastato il parco di Monte Mario e ha portato all'evacuazione di palazzine e della sede Rai di via Teulada, mette in evidenza l'inadeguatezza dei piani di monitoraggio e antincendio. La collina di Monte Mario è un'area sensibile e a rischio, e in un periodo con temperature così torride è incredibile farsi trovare impreparati. Per questa ragione, in relazione a quanto accaduto, ho presentato un'interrogazione parlamentare per sapere come sia organizzato il servizio antincendio nel comune e nella regione», ha scritto in una nota il deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli.

Legambiente: «più risorse per antincendio»

«L'Incendio divampato oggi a Monte Mario ha ancora esiti incerti e la conta dei danni deve essere ancora fatta, tuttavia è rappresentativo della gravissima crisi, prima di tutto climatica, con un'ondata di calore persistente e priva di precipitazioni, ma una crisi anche in termine di risorse economiche che devono essere dirottate sull'adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici», scrive Legambiente Lazio in un comunicato. «L'incendio di Monte Mario ci colpisce come associazione e come cittadini, la riserva infatti è stato al centro da sempre di importanti campagne di educazione ambientale fin dalla nascita di Legambiente Lazio - dice il presidente Roberto Scacchi - tuttavia non è più grave di altri che si sono verificati in città mettendo a rischio la biodiversità e la salute dei cittadini. Ogni ettaro di bosco urbano bruciato è infatti una sconfitta, ma un Incendio in un punto così evidente della città deve farci riflettere sulla necessità urgente di stanziare nuovi fondi per l'antincendio e per la gestione del verde urbano. La crisi climatica si sta facendo sentire sempre di più di anno in anno e dobbiamo lavorare per permettere alla capitale di restare un luogo abitabile anche nei prossimi decenni».

Il sindacato dei vigili del fuoco: «Mancano 700 pompieri»

«Da molto tempo denunciamo la grave carenza di vigili del fuoco nella provincia di Roma e nell'area metropolitana in particolare. Un comando come Roma dovrebbe contare in pianta organica almeno 2.500 vigili del fuoco per il soccorso tecnico urgente. A oggi siamo fermi a 1.780 (sulla carta), ma quotidianamente mancano all'appello più di 200 unità per carenze di organico», afferma Luca Antonazzo, segretario di Roma del Conapo, il sindacato autonomo dei vigili del fuoco.

«Con l'arrivo dell'estate - aggiunge Antonazzo - si aggiunge un’alta percentuale di incendi di ogni tipo da fronteggiare e i vigili del fuoco devono fare turni massacranti e doppi servizi. A tutto questo si aggiunga l'insufficienza di ricambi dei dispositivi di protezione individuale e delle uniformi da intervento, cosa che mette a rischio la protezione e la salute. A volte, purtroppo, vengono chiusi anche i distaccamenti per carenza di personale. Questo quanto sistematicamente denunciamo inascoltati ai vertici del Comando Roma, della Direzione regionale per il Lazio e ai vertici del Corpo nazionale e del ministero dell'Interno».

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