Nelle elezioni americane di midterm non vi è stata “l’onda rossa” ma pare ormai certo che i repubblicani hanno ripreso il controllo della Camera mentre al senato i democratici hanno mantenuto la maggioranza.

Ciò è avvenuto malgrado sia ancora vivo il ricordo dell’assalto a Capitol Hill del gennaio 2021 da parte dei sostenitori di Donald Trump per contestare il risultato delle elezioni presidenziali, un fatto gravissimo e inedito per la storia statunitense che getta un’ombra sinistra sul futuro della democrazia americana.

Le preoccupazioni espresse dal presidente Biden sulla democrazia di questo paese sono pienamente giustificate. E lo sono se consideriamo in primis che il fatto stesso di votare di martedì  (storicamente per favorire il mondo agricolo) limita la partecipazione al voto, come lo limitano le 22 leggi approvate da 14 stati della federazione.

La valutazione sulla democrazia di un paese si basa generalmente sul rispetto dei diritti civili dei suoi cittadini.

Negli Stati Uniti non vi sono solo le limitazioni all’accesso al voto che sono contro il godimento dei diritti civili.

La pena di morte

In otto stati americani vige ancora la pena di morte. Nel 2016 sono state eseguite 20 condanne. La pena di morte in tempo di pace vige ancora in 53 stati del mondo, tra i quali Cina, Arabia Saudita, Iran, Bielorussia, Emirati Arabi, tutti paesi nei quali vige un regime non democratico. Recentemente, negli Stati Uniti quattro stati hanno deciso di sostituire l’esecuzione capitale mediante la sedia elettrica con la fucilazione per alleviare le sofferenze dei condannati.

Questo ritorno al passato si fonda sulla posizione della Corte Suprema federale statunitense che non ha mai dichiarato l’incompatibilità della pena di morte in quanto tale con la proibizione sancita dall’ottavo emendamento della Costituzione di infliggere pene crudeli e inconsuete.

Nelle costituzioni dei paesi democratici si afferma il rispetto della vita umana, non il diritto di toglierla.

Le armi

Negli Stati Uniti i privati possono acquistare e detenere armi. Nel 2008 una pronuncia della Corte suprema ha stabilito che possedere armi per gli americani è un diritto.

Nel 2021 l'America ha registrato il record assoluto di sparatorie di massa: ben 691. Tra le vittime 1.533 erano bambini e adolescenti, come risulta dal rapporto del Gun Violence Archive. Così si difende il diritto di possedere armi ma non il diritto di non essere ucciso da un pazzo che assalta in armi una scuola o un ufficio pubblico.

L’istruzione

A livello statale e locale la spesa in istruzione è finanziata dalle tasse, quindi gli stati più ricchi avranno scuole pubbliche migliori, trasferendo così disuguaglianze economiche e sociali esistenti sul sistema scolastico.

Questo, unito all’assenza di regole e principi condivisi per regolare l’assegnazione dei fondi, ha creato un sistema profondamente iniquo che penalizza gli studenti economicamente marginalizzati, in particolare quelli di colore o latini. E’ quindi evidente che anche l’istruzione negli Stati Uniti non ha un carattere democratico.

La polizia

Troppo spesso abbiamo assistito negli ultimi anni a un eccessivo uso della forza repressiva da parte della polizia americana nei confronti di cittadini spesso inermi, soprattutto afroamericani, come quella avvenuta a Minneapolis nel 2020 in cui un poliziotto uccise George Floyd, cittadino di colore. Scene peraltro spesso immortalate da famosi film, come Detroit 2017 di Kathryn Bigelow.

La segregazione razziale negli Stati Uniti è stata abolita solo nel 1964 ma ancora oggi la società americana risente fortemente del fatto che per molto tempo la discriminazione è stata legge e condizionava ogni aspetto della vita delle persone, come la sanità, l’istruzione e i trasporti.

Gli effetti di questa sistematica esclusione sono ancora visibili oggi nell’urbanistica e nei trasporti perpetuando il mancato rispetto dei diritti civili.

Welfare

Dopo la seconda guerra mondiale la legislazione laburista produsse in Gran Bretagna un sistema pubblico di sicurezza sociale uniforme e fortemente centralizzato.

Il sistema nasceva dagli studi degli economisti inglesi William Beveridge e John Mainard Keynes e portò alla creazione del National Health Service che offriva assistenza sanitaria gratuita per tutti e del National Insurance Act che dava vita a un sistema pensionistico e ai sussidi per la disoccupazione.

Sistemi ai quali si ispirarono in seguito le politiche di welfare degli altri paesi dell’Europa occidentale che ancora oggi assicurano una buona qualità di vita basata sulla solidarietà e l’uguaglianza.

Negli Stati Uniti i programmi di salute pubblica, come Medicare e Medicaid, sono destinati solo alla popolazione indigente. Le altre persone devono provvedere loro stesse, o il loro datore di lavoro, a stipulare una polizza assicurativa privata per le spese mediche, polizza assai costosa perché il costo della sanità americana è il più alto nel mondo.

La stessa identica cosa avviene per l’assicurazione pensionistica, attuata attraverso il Social Security Trust Fund, che da sola non garantisce un futuro economicamente indipendente.

Bisogna allora sottoscrivere un piano pensionistico privato molto costoso che non tutti possono permettersi. Quindi, assistenza sanitaria e assicurazione pensionistica sono fonti di disuguaglianze sociali rilevanti che un paese democratico non dovrebbe permettere.

Difficilmente negli Stati Uniti potrà instaurarsi un regime dittatoriale, ma i forti poteri di cui dispone il presidente possono portare a situazioni che non rispettano i diritti civili, come è stato con le nomine dei giudici della Corte Suprema da parte di due presidenti conservatori, Trump e Bush, che hanno portato alla sentenza del 24 giugno 2022, sentenza che ha permesso agli stati della federazione americana di rendere illegale l’aborto, diritto sancito nel 1973.

Questo potere è lo stesso che protegge i costruttori di armi e la polizia, che combatte l’Obama Care per la riforma sanitaria, che non propone l’abolizione della pena di morte.

Gli Stati Uniti sono un paese democratico ma che il loro processo verso una vera democrazia non è ancora compiuto.

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