Dal 25 al 27 Giugno si è svolto a Brasilia, capitale brasiliana, la più grande iniziativa globale sul tema Città Rifiuti Zero, con decine di relatori da tutti i continenti per condividere le migliori esperienze in tema di gestione rifiuti, in un paese che ha un livello di raccolta differenziata quasi nullo, smaltimenti in grandi discariche, spesso non controllate.

Un grande orgoglio portare l'Italia e le nostre best practise in tema di riduzione, raccolta differenziata e riciclo all'apertura della sessione internazionale del Forum, dopo i saluti delle autorità nazionali. Una grande attenzione, rivolta al nostro paese, che ospita tra le migliori esperienze, a livello europeo e mondiale, nella corretta e sostenibile gestione dei materiali.

Nel mio intervento sono partito dal tema dei cambiamenti climatici per sottolineare l’importanza fondamentale della sostenibilità per poter garantire un futuro all’umanità. Solo con una effettiva riduzione di estrazione di materie prime, attraverso il riciclo degli scarti, possiamo ridurre gli impatti ambientali.

Un riconoscimento importante al nostro paese, sempre più spesso preso a riferimento internazionale, per i significativi traguardi raggiunti nel settore dell’economia circolare, con una media di raccolta differenziata oltre il 65 per cento e di riciclo netto attorno al 50, ma con province o intere regioni prossime o oltre l’80 per cento di differenziazione ed il 70 per cento di riciclo netto.

Capannori, in provincia di Lucca, è stato il primo comune italiano ad aderire, nel 2007, alla strategia rifiuti zero, attuando una strategia che, anche attraverso la tariffazione puntuale ed i centri del riuso, ha permesso di portare quasi al 90 per cento la raccolta differenziata e a ridurre significativamente la produzione complessiva di rifiuti.

L'evento, che coinvolge deputati, governatori, sindaci, amministratori pubblici, imprenditori, associazioni, aziende del settore pubbliche e private, vuole dare forza ai tanti progetti, in continua crescita in tutto il mondo, legati alla sostenibilità nella gestione dei materiali post-consumo.

Un tema di grande importanza, visto che circa il 50 per cento delle emissioni climalteranti, a livello globale, deriva proprio dall’estrazione, gestione e smaltimento dei materiali. Un quantitativo che nel 2023 ha raggiunto i 106 Gt, quasi quattro volte il livello di consumo degli anni ’70.

Un tema sempre più importante è quello dei RAEE (Rifiuti Elettrici ed Elettronici), una tipologia di rifiuti molto inquinante se abbandonato o smaltito scorrettamente, ma anche tra i più preziosi da avviare a riciclo ed essenziale per il recupero di quei materiali rari fondamentali per la costruzione delle nuove tecnologie legate alla produzione di energia rinnovabile.

A livello globale la circolarità nella gestione dei materiali non raggiunge il 10 per cento e proseguire in questa enorme estrazione e spreco di materia, in un modello di consumo lineare, risulta sempre più insostenibile, sia a livello ambientale, così come a livello economico e sociale.

Nonostante gli impegni internazionali per la riduzione di Co2, si assiste purtroppo ad una costante crescita con rischi sempre più evidenti di non poter contenere gli aumenti di temperatura a 1,5/2° , con gravi e grandi rischi per l’umanità.

L’Onu, nel 2023, ha istituito il 30 Marzo, la data annuale per “Zero Waste”. Un riconoscimento importante per promuovere la sostenibilità nella gestione dei materiali in tutti i paesi e le comunità internazionali, ridurre lo spreco di materia e costruire un’economia sempre più circolare.

L’evento si volge nella capitale brasiliana, per cercare di disegnare prospettive diverse ad un paese che ancora smaltisce la totalità dei propri scarti urbani in discariche, con raccolte differenziate quasi inesistenti e un’attività di recupero materiali che avviene con l’impegno di “catadores” ai margini o dentro le stesse discariche, ma con un avvio a riciclo del solo 2/3 per cento di scarti urbani.

Sono presenti all’evento delegazioni di vari paesi, dalla città di San Francisco (USA), dal Cile, dal Nepal, dalla Svezia, dalle Filippine, dal Portogallo e molti altri, con sessioni dedicate alle città, alle imprese, alle istituzioni, alle Ong, agli operatori del settore. Un evento davvero importante per costruire un futuro possibile, per costruire occupazione, sostenibilità e partecipazione.

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