Da sempre quando si parla di denaro, le persone si concentrano principalmente sulle sue funzioni, il suo utilizzo come mezzo di scambio, riserva di valore e unità di conto. E a ben guardare, il denaro non è cambiato molto nei secoli e oggi ha gli stessi scopi che aveva nel XVII secolo.

In un mondo in cui ci concentriamo sul rendere quasi tutto migliore, più accessibile e più sano, come ha fatto il denaro a sfuggire a una maggiore attenzione? Perché non abbiamo migliorato il denaro? Perché non abbiamo pensato al suo impatto sull'ambiente?

Il problema ambientale del denaro

Quando sentiamo le parole "salute economica", pensiamo immediatamente allo stato dell'economia. Un'economia sana significa un Pil in crescita, alti numeri di occupazione e fiducia dei consumatori alle stelle. In tutto il mondo, una buona salute economica è definita da un aumento della produzione e del consumo. Ma questa definizione ignora l'alto costo che il nostro pianeta paga per un'economia brillante.

Nel nostro attuale sistema economico, liquidiamo come esternalità i costi dell'inquinamento e del consumo di risorse naturali. È ora di ammettere che il denaro e le operazioni quotidiane del sistema finanziario globale contribuiscono pesantemente alla nostra attuale crisi ecologica.

Le emissioni di gas a effetto serra associate alle "attività di investimento, prestito e sottoscrizione delle istituzioni finanziarie sono in media più di 700 volte superiori alle loro emissioni dirette", secondo un rapporto pubblicato in aprile da Cdp, una no-profit che appoggia, attraverso la ricerca, la creazione di un'economia sostenibile.

In questo senso le valute digitali possono essere "intelligenti": oltre a servire i bisogni tradizionali di valuta dell'economia, possono assolvere altri bisogni, tra cui la protezione ambientale e la rigenerazione ecologica. Nonostante quello che alcuni titoli di giornale suggeriscono, infatti, non tutta la tecnologia blockchain è inefficiente dal punto di vista energetico.

Essa, infatti, può anche essere sostenibile. Può permettere alle persone di fare transazioni ovunque in modo ecologico e può anche invertire gli effetti del cambiamento climatico piuttosto che contribuire alla crisi.

Creare valute sostenibili

Grazie alla tecnologia blockchain siamo in grado di creare criptovalute che, se ampiamente adottate, potrebbero aiutare a invertire la nostra attuale crisi ecologica. Un tale meccanismo può aiutare a sostenere un sistema monetario in cui ogni crescita economica - ogni aumento nella circolazione delle stablecoin - porterebbe alla conservazione e rigenerazione delle risorse naturali. Mentre la tecnologia è una novità per molti, l'idea originale delle valute sostenute dal capitale naturale è stata presentata da Charles Eisenstein nel suo libro Sacred Economics.

Eisenstein ha osservato che poiché il valore del denaro deriva da qualsiasi merce che lo "sostiene", la gente vorrà crearne sempre di più. Per esempio, quando il denaro era sostenuto dall'oro, l'oro era denaro. Allo stesso modo, quando il bestiame sosteneva il denaro, la gente era incentivata ad aumentare la produzione di bestiame. Allora perché, ha proposto Eisenstein, non sostenere il denaro con altre cose che apprezziamo e che stanno diventando sempre più rare, come ad esempio le foreste incontaminate e i fiumi puliti?

L'economia di domani

Il mondo deve abbracciare una nuova prospettiva di salute economica che non si basi solo sulla misurazione della produzione e del consumo, ma anche sulla valutazione di come il sistema finanziario globale influenzi lo stato del nostro pianeta. Se diamo la priorità alla salute ecologica a lungo termine utilizzando tecnologie emergenti come la blockchain, possiamo spingerci oltre la sostenibilità fino alla rigenerazione del pianeta.

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