È morto Wolfgang Schäuble, storico ministro tedesco delle Finanze, protagonista della stagione dell’austerity ed ex presidente del Bundestag. Il politico della Cdu, che aveva 81 anni, è morto nella sera di santo Stefano a Offenburg, come ha annunciato la famiglia, citata dai media tedeschi.

In Italia lo ricordiamo come grande protagonista della fazione dei falchi. Come ministro del governo di Angela Merkel, a fronte della crisi economica, è stato il primo sostenitore della necessità di maggiore regole di austerità, nel contesto dell’Unione europea. Ma limitare la sua figura a questo aspetto sarebbe comunque ingiusto, essendo stato protagonista della politica tedesca – e della Cdu – per sessant’anni, venendo eletto per la prima volta come deputato nel 1972.

Olaf Scholz ha scritto su X (già Twitter) che con la scomparsa di Wolfgang Schäuble «la Germania perde un pensatore acuto, un politico appassionato e un democratico combattivo».

L’attentato e lo scandalo

Al centro della sua biografia c’è una data: il 12 ottobre 1990. Quando era ministro dell’Interno, venne ferito in un attentato da Dieter Kaufmann – una persona con problemi psichiatrici – e da allora fu costretto alla sedia a rotelle. Forse anche questo capitolo – che è insieme privato e pubblico – ha influito sulla sua carriera. Avrebbe potuto ambire all’eredità da cancelliere di Helmut Kolh, nel posto invece occupato da Angela Merkel.

Di mezzo c’è stato anche uno scandalo di finanziamenti opachi alla Cdu, a inizio Duemila, quando dovette rispondere dei soldi ricevuti da Karlheinz Schreiber, un commerciante di armi. Il 10 gennaio 2000 ha ammesso di aver accettato, nel 1994, una donazione in contanti di 100mila marchi tedeschi per la Cdu. Per questo chiese pubblicamente scusa davanti al Bundestag, senza ulteriori conseguenze legali.

Ma le conseguenze politiche furono decisive, costringendolo alle dimissioni dalla direzione della Cdu e ad una pietra sulle ambizioni per la cancelleria. Intanto Merkel guadagnava consensi, predicando una purificazione del partito.

Gli inizi

Figlio di un politico, anche lui della Cdu, ha studiato diritto ed economia all'Università Albert Ludwig di Friburgo e di Amburgo, ha poi conseguito il dottorato sempre a Friburgo. Già da studente aveva iniziato la militanza politica fra i giovani “democristiani”, i Ring Christlich-Demokratischer Studenten, associazione studentesca vicina alle idee della Cdu.

Dopo le elezioni del 1972, è stato membro del Bundestag per più di cinquant’anni, contribuendo a saldare fortemente il suo nome al centrodestra tedesco. Nel governo Kohl, è stato ministro federale per compiti speciali e capo della cancelleria dal 1984 al 1989. A seguito del rimpasto di governo, è stato poi nominato ministro dell’Interno. In questo contesto, ha assunto un ruolo fondamentale nel processo che ha portato alla riunificazione della Germania.

© Riproduzione riservata