Ancora in alto mare i palinsesti Rai per il prossimo autunno. A rischiare di più nelle ultime ore è stata la trasmissione di Serena Bortone Che sarà. Già qualche settimana fa era filtrata la notizia che la conduttrice avrebbe tenuto soltanto il sabato, mentre la domenica – che era il giorno che andava meglio in termini di ascolti – sarebbe stata riassegnata. 

Ora, si ventila la possibilità che il programma possa saltare in toto. L’azienda l’aveva giurata a Bortone dal momento in cui la giornalista aveva denunciato sui propri social la cancellazione dell’intervento dello scrittore Antonio Scurati sull’omicidio Matteotti il 25 aprile. Il suo monologo era poi stato letto dalla stessa conduttrice, ma la Rai aveva aperto un procedimento disciplinare nei confronti di Bortone per aver fatto dichiarazioni pubbliche sull’azienda senza autorizzazione. 

I precedenti

Soltanto qualche settimana fa anche l’amministratore delegato Roberto Sergio aveva detto che la giornalista avrebbe meritato il licenziamento per il suo gesto. Un precedente che getta una luce sinistra sulle manovre della direzione Approfondimenti di Paolo Corsini, coinvolto già nel caso Scurati: secondo quanto filtra dall’azienda, al momento, la linea sarebbe però quella di assicurare una conduzione a Bortone in ogni caso, foss’anche in un altro programma. 

Mancano ancora informazioni ufficiali però, visto che i palinsesti saranno approvati in Cda soltanto il prossimo 26 giugno, e anche i diretti interessati non avrebbero ancora ricevuto dettagli sul loro destino. Per altro, riassegnare la fascia che occupava Bortone quando il pubblico di Rai3 già nella scorsa stagione si era ricollocato su La7 e Nove, dove si sono trasferiti rispettivamente Massimo Gramellini con il suo In altre parole e Fabio Fazio con Che tempo che fa, equivarrebbe a buttare un anno di lavoro.

Il programma ha infatti chiuso con ascolti migliorati dal suo debutto: ripartire daccapo significherebbe riportare la fascia al 3 per cento di share dello scorso ottobre.

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