Oggi finisce ufficialmente l’esperienza del terzo polo, «da domani i gruppi di Italia Viva e Azione prenderanno strade diverse», ha detto ieri Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia viva. Si tratta di una «decisione politica. Non c’è nessun elemento economico in questa decisione. Calenda ha deciso di rompere con il terzo polo e di dividere le strade elettorali, di conseguenza i gruppi parlamentari saranno divisi. Invito per una volta il senatore Calenda a essere all’altezza della situazione e non polemizzare sui cavilli. La sua telenovela ha stancato tutti».

Matteo Renzi ha ufficializzato la decisione, «meglio finire questa telenovela che farci ridere dietro da mezza Italia. Abbiamo provato fino all’ultimo a chiedere di fare la lista insieme e la risposta di Calenda è stata sprezzante. Ognuno ha il suo stile, noi non facciamo polemica. Dunque auguri a tutti e ognuno per la sua strada. Io voglio fare politica, non vivere circondato da cavilli regolamentari e da rancori personali», ha scritto l’ex segretario del pd nella sua e-news. Poi ha annunciato il nome dei nuovi gruppi parlamentari: «Si chiameranno Italia viva – Il Centro – Renew Europe. Alle elezioni faremo un grande risultato. Ne sono certo».

È intervenuto sulla questione anche il deputato di Italia viva Francesco Bonifazi, secondo cui, «anche le telenovela più belle alla fine stancano. Auguri a tutti e ognuno per la propria strada. La politica deve occuparsi di cose serie, non di piccole beghe personali».

Mesi di tensioni

La rottura tra i due partiti rappresentati da Carlo Calenda e Matteo Renzi è arrivata dopo lunghe e ripetute tensioni, che hanno subito un’accelerazione a causa di una lettera firmata da tutti i senatori di Italia viva, in cui si chiedeva al capogruppo Enrico Borghi di mettere fine all’esperienza parlamentare del terzo polo. Una delle motivazioni sarebbe da individuare in una frase pronunciata da Calenda sabato 14 ottobre, alla festa del Foglio. «È chiuso il rapporto non tra Renzi e Calenda ma tra Azione e Italia viva. Azione non andrà alle elezioni europee insieme a Iv», aveva detto.

La nascita del Terzo polo

L’intesa tra Azione, guidato da Carlo Calenda, e Italia viva, con Matteo Renzi, si era costituita poco più di un anno fa, l’11 agosto 2022. Quel mese Calenda aveva stracciato un accordo – firmato appena cinque giorni prima – che lo legava al centrosinistra. L’annuncio era arrivato in diretta televisiva a Mezz’ora in più, la trasmissione condotta da Lucia Annunziata su rai 3. «Non posso stare in compagnia di questi qui», aveva detto riferendosi a Letta, Bonino, Di Maio, Bonelli e Fratoianni. La retromarcia improvvisa aveva infastidito Letta, «per me la parola data è tutto». Dopo lo strappo c’era stato un ultimo tentativo di accordo con il Pd, ma quel tentativo era poi fallito.

Pochi giorni dopo quindi era arrivata l’alleanza con il Italia viva, studiata in vista delle elezioni politiche previste per settembre, e proseguita nel corso della XIX legislatura.

Cosa succederà adesso

Oggi in tarda mattinata è stata convocata una riunione del gruppo dei senatori di Azione e Italia viva per ufficializzare la separazione. Ma, secondo La presse, i senatori di Azione non parteciperanno alla riunione di gruppo chiesta dai senatori di Italia viva.

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