Il 2023 è stato un anno di transizione per l’esplorazione dello spazio; 365 giorni costellati di diversi rinvii per missioni importanti, oltre che di preparazione al 2024. Un anno che sarà ricco di programmi e ambizioni spaziali nuove e rinnovate, in tutto il mondo. Nel 2024 l’umanità lancerà diverse missioni spaziali verso il sistema solare, diverse missioni umane con astronauti e finalmente c’è la promessa della prima missione umana verso la Luna del programma Artemis.

In questo articolo abbiamo cercato di raccogliere 10 missioni spaziali ed eventi astronomici particolarmente importanti da seguire in questo anno che sta per iniziare. Si tratta di lanci spaziali, nuovi razzi, missioni verso pianeti, lune e asteroidi. Insomma, il 2024 si prospetta un anno veramente particolare, sempre più emozionante per gli amanti dell’esplorazione spaziale ma anche per chi vede nello spazio il suo e nostro futuro.

1 - Il primo lancio del razzo Vulcan

Il razzo Vulcan è costruito dall’azienda americana ULA, quella che sulla carta, almeno fino a pochi anni fa, era la principale e unica realtà concorrente di SpaceX. Dopo aver lanciato per decenni l’Atlas V, uno dei razzi più affidabili della storia, il Vulcan promette di diventare presto uno dei razzi americani più lanciati e affidabili sul mercato.

Non sarà riutilizzabile, e userà dei motori di Blue Origin, l’azienda di Jeff Bezos, ma ha già decine di lanci venduti: nel 2024 dovrebbe partire almeno tre volte. Il primo lancio, quello inaugurale, è stato rimandato durante tutto il 2023 e avrebbe dovuto partire la vigilia di Natale, ma ora è previsto a inizio gennaio.

Questo lancio sarà particolarmente importante in quanto a bordo del razzo ci sarà un lander diretto verso la Luna, chiamato Peregrine. Quest’ultimo sarà il primo lander americano ad arrivare sulla superficie lunare fin dai tempi di Apollo 17, nel 1972. Sì, dopo Apollo gli USA non sono mai più arrivati sulla superficie lunare. Insomma, razzo nuovo, lander nuovo e primo viaggio verso la Luna dopo oltre cinquant’anni fanno di questa missione la più attesa di gennaio 2024.

2 - Il lancio della missione Ax-3

La stazione spaziale internazionale è stata per oltre vent’anni la destinazione di ogni (o quasi) missione umana nello spazio, e fin dal 1999 il suo accesso è stato severamente limitato agli astronauti delle agenzie spaziali e a pochi ospiti selezionati.

Ora le cose stanno cambiando, soprattutto grazie alla capsula Dragon di SpaceX, che ha garantito la possibilità di un trasporto indipendente verso la stazione. Ne ha approfittato l’azienda americana Axiom Space, che dal 2021 organizza trasferte di circa due settimane verso la Iss usando proprio la Dragon.

La terza di queste missioni si svolgerà a inizio gennaio e sarà il primo viaggio spaziale nella storia con solo cittadini europei a bordo, fra cui l’astronauta italiano dell’aeronautica militare Walter Villadei. Con lui ci saranno Michael López-Alegría, cittadino americano e spagnolo e delegato di Axiom Space, il turco Alper Gezeravcı e lo svedese Marcus Wandt.

Il cosmonauta Walter Villadei (Foto Ansa)

3 - L’eclissi completa di Sole

L’8 aprile 2024 in Nord America ci sarà un’eclissi totale di Sole che è già un evento. Da parecchi anni non avviene una eclissi di questo tipo visibile completamente dagli Stati Uniti e dal Messico e gli eventi per visualizzarla e fotografarla sono già ora centinaia.

L’eclissi si realizza quando i moti relativi della Luna rispetto alla Terra, e della Terra rispetto al Sole portano il nostro satellite naturale a passare perfettamente davanti al Sole. La Luna è certamente più piccola, ma molto più vicina, e quando passa davanti alla nostra stella ha la stessa dimensione apparente per noi, osservatori dalla superficie terrestre. Questo passaggio è un’eclissi di Sole. Il picco massimo di questa eclissi si verificherà l’8 aprile alle 20:18 italiane.

4 - La missione cinese Chang’e 6

Chang’e è una dea della mitologia cinese, solitamente associata alla Luna. Da lei trae il nome il programma lunare cinese, chiamato appunto Chang’e, iniziato nel 2007 avrà nel 2024 la numero 6.

Si tratta di un programma completamente robotico, che però ha avuto diversi successi. La missione Chang’e 4 per esempio, ha portato per la prima volta nella storia un rover a muoversi sulla faccia a noi nascosta della Luna. Il rover, chiamato Yutu-2 è ancora attivo fin dal 2018 ed è attualmente l’unico oggetto artificiale a muoversi sulla superficie della Luna.

L’ultima missione, la numero 5, si è svolta nel 2020 ed è stata la prima missione cinese a riportare sulla Terra dei campioni di suolo lunare. Nessuno lo faceva fin dal 1976. Ora il programma lunare cinese si sta espandendo molto, e da circa due anni per la prima volta si parla di organizzare un allunaggio con esseri umani, che la Cina pensa di organizzare entro il 2030. Prima di allora però, continuerà il programma Chang’e, e la missione numero 6, con un lancio previsto per maggio 2024, promette di essere particolarmente interessante.

Si tratta di una missione robotica, copia della numero 5 ma questa volta diretta verso la faccia a noi nascosta della Luna. Durerà circa 55 giorni, e sarà il primo tentativo mai fatto dall’Umanità di riportare sulla Terra dei campioni di rocce e polvere dalla faccia nascosta della Luna.

5 - Il primo lancio del vettore Ariane 6

Il 2022 e 2023 sono stati anni particolarmente difficili per lo spazio europeo. Il settore spaziale mondiale ha iniziato una trasformazione radicale, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Cina, India, Corea del Sud ecc. e lo ha iniziato a fare oltre dieci anni fa. Soprattutto nel settore dei lanci spaziali l’Europa è rimasta particolarmente indietro, complici anche una serie di coincidente e di situazioni geopolitiche sfavorevoli, una su tutte la guerra in Ucraina che ha comportato l’interruzione di qualsiasi collaborazione spaziale con la Russia.

L’Ariane 6 è il nuovo lanciatore pesante dell’Europa, che avrebbe dovuto essere inaugurato nel 2020 mentre attualmente è previsto il suo primo lancio nell’estate del 2024. Si tratta di un vettore pesante, comparabile come quantità di carico al Falcon 9 di SpaceX, e costruito da una collaborazione internazionale guidata dalla Francia.

Non risolverà la crisi spaziale del vecchio continente, ma c’è una immediata e forte necessità che diventi attivo il prima possibile, per lanciare satelliti europei che da oltre due anni devono essere spostati su lanciatori prima russi e poi americani, con costi economici, strategici e politici non indifferenti.

6 – Il lancio della missione Europa Clipper

Tra le missioni spaziali scientifiche robotiche più attese per il 2024, c’è sicuramente Europa Clipper, una missione di esplorazione interplanetaria della Nasa. Il focus principale di questa sonda spaziale, come suggerisce il nome, è l’analisi approfondita di Europa, una delle lune galileiane di Giove. Europa è noto per essere uno dei tre satelliti ghiacciati che, secondo gli esperti, potrebbe nascondere un oceano di acqua liquida sotto la sua superficie.

Europa Clipper si dedicherà a eseguire 44 sorvoli ravvicinati di Europa nel corso di quattro anni di missione scientifica. Utilizzando una serie di nove strumenti scientifici d’avanguardia, la missione esplorerà in dettaglio sia la superficie ghiacciata sia il sottosuolo del satellite, dal suo orbitare nello spazio.

Prima di iniziare questa sua attività impiegherà però sei anni di viaggio. Europa Clipper partirà del 2024 con un Falcon Heavy di SpaceX, e arriverà in orbita attorno a Giove nel 2030.

7- Il primo lancio del razzo New Glenn

Uno degli elementi più importanti e sicuramente più rivoluzionari della new space economy è stato l’interesse e l’impegno di Elon Musk e di Jeff Bezos, i due uomini più ricchi del mondo, a fasi alterne. Essi hanno trascinato, indirettamente o direttamente, molti altri colleghi miliardari, portando interesse e budget al settore spaziale americano nei primi due decenni del ventunesimo secolo.

Il primo con SpaceX ha rivoluzionato il mercato dei lanciatori spaziali, delle tecnologie di connessione internet satellitare e del trasporto di astronauti. Il secondo con Blue Origin… ancora non ha fatto molto.

L’azienda di Bezos, nonostante le critiche e le impressioni (non ha mai raggiunto l’orbita finora) ha però attivato molti progetti negli ultimi anni, e nel 2024 vedrà la luce uno dei più importanti, il lanciatore New Glenn.

È un razzo particolarmente potente, più del Falcon 9 e meno del Falcon Heavy di SpaceX, ma con caratteristiche molto particolari. Sarà il vettore con il volume disponibile più grande della sua classe, cioè quello che permetterà di lanciare i satelliti più grandi. Il lancio inaugurale è previsto per l’estate del 2024, con a bordo due satelliti della Nasa diretti verso Marte.

8 - Lancio Artemis 2

I prossimi dieci anni saranno gli anni del ritorno sulla Luna, il che vuol dire che saranno gli anni di Artemis. Questo è il nome dato dalla NASA al programma per riportare l’essere umano sulla superficie del nostro satellite, questa volta per restarci. Sarà un programma diverso da Apollo, il fratello nella famiglia di Dei greci, in particolare perché sarà internazionale, anche se comunque a guida americana.

Il primo allunaggio di Artemis è previsto per il 2026 con la terza missione, ma per la fine del 2024 dovrebbe partire Artemis II (lancio previsto a novembre 2024), che porterà quattro astronauti a bordo della capsula Orion a compiere un’orbita attorno al nostro satellite.

Si tratta di una missione dall’importanza storica, che riporterà, dopo oltre sessant’anni, un equipaggio umano oltre l’orbita terrestre. I quattro membri dell’equipaggio sono già stati scelti, tre uomini e una donna, tre americani e un canadese; sono: Gregory Wiseman, Victor Glover, Christina Koch e Jeremy Hansen.

9 - I lanci di Starship

Il primo lancio di Starship è avvenuto ad aprile 2023, mentre il secondo a novembre. Entrambi avevano lo stesso obiettivo, e si sono risolti con un esplosione del razzo di SpaceX, ma in modo molto diverso.

L’azienda di Elon Musk sta costruendo Starship per essere il più grande razzo mai costruito dall’umanità, con una spinta oltre due volte quella del Saturn V che ha portato l’essere umano sulla Luna negli anni Sessanta e ‘70. I primi due lanci hanno dimostrato quanto la sfida sia ardua, ma Starship ancora prima di diventare operativo è già ora fondamentale sia per il ritorno sulla Luna, che per il futuro di SpaceX stessa.

Il prossimo lancio di Starship è attualmente previsto per l’inizio del 2024, probabilmente fra gennaio e febbraio, e questa volta non potrà più esplodere. Il prossimo anno SpaceX tenterà probabilmente un lancio ogni due mesi, e sarà proprio il 2024 a confermare che Starship è qui, che cambierà ancora una volta il mercato e il futuro dei lanci spaziali…oppure no.

10 - Lancio missione Hera

L’Agenzia spaziale europea ha rilevato finora la presenza di quasi 34mila asteroidi potenzialmente pericolosi per Terra, noti come NEAs (Near-Earth Asteroids). Di questi, circa 1.500 presentano una probabilità di collisione degna di nota.

In risposta a tale scenario, nel settembre dell’anno scorso, la Nasa ha intrapreso una missione pionieristica: ha lanciato la sonda Dart (Double Asteroid Redirection Test) con l’obiettivo di colpire Dimorphos, un asteroide binario accoppiato con il più grande Didymos. Questo esperimento rappresenta il primo test effettivo di difesa planetaria mai effettuato dall’umanità, con l’obiettivo di esaminare l’effetto di un veicolo spaziale che impatta contro un asteroide.

Nel 2024 un’altra missione partirà verso questo asteroide. Si chiama Hera e sarà una sonda sviluppata dall’Esa in Europa, con lo scopo di orbitare attorno a Dimorphos e fotografare, studiare e analizzare l’impatto di Dart avvenuto nel 2022. In questo modo capiremo una volta per tutte come l’impatto di un oggetto artificiale modifica sia la struttura interna di un asteroide, ma anche, e soprattutto, la sua orbita.

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