Da molti anni la vulgata politica concepisce la “valorizzazione” del patrimonio come “volano dell’economia”. Non è un’eresia, ma a condizione di intendersi su cosa significhi. Per i politici: introiti. Per professionisti dei musei: accessibilità, inclusione, formazione e ricerca per favorire la crescita della società civile. In entrambi i casi c’è creazione di valore, ma sono due visioni diverse. Trovare un punto di caduta è possibile