A 18 anni lavorava per la casa editrice modenese. Fu lui a stilizzare la foto diventata un logo iconico: «All’inizio era in bianco e nero, poi ci inventammo i colori per non ricondurla a nessuna squadra. Il fotografo Corrado Banchi non ci guadagnò nulla, neanche io. Ma nessuno pensava che avrebbe avuto questo successo». Il racconto di un’azienda per cui «era bellissimo lavorare»: «C’erano i fratelli Giuseppe, Franco, Umberto e Benito, ma anche le sorelle Veronica, Edda, Maria Luisa e Norma, di cui a torto si parla poco»
Opinioni
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