Blog mafie

Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Blog mafie nasce da un'idea di Attilio Bolzoni ed è curato insieme a Francesco Trotta.
Domani

Lo «stupidiario» mafioso, gli errori e gli orrori dei boss di Cosa Nostra

Ecco un sottobosco di boss illetterati e patetici padrini con le loro peregrine citazioni pullulanti di «prove scaccianti», persone minacciate dalla «spada di Damacca» e che a collaborare non hanno mai avuto il minimo «tintinnamento». Protagonista della nuova serie del Blog è il linguaggio dei mafiosi, così com’è, pieno di strafalcioni, ridicolo

I discepoli di San Pietro

Senza offesa

Chi non rispetta gli appun­ta­men­ti...

Soddi­sfa­zio­ni personali

Un colloquio “te a te”, come dicono i francesi

Mai tornare a mani vuote

Certi pesi sopra la testa

L’offesa a don Luciano

La mano morta

Rivelazioni com­pro­metten­ti

Bagarella, un mafioso estre­ma­men­te comprensivo

Dolori, masculi e fimmini

Domani

I “Sistemi Criminali”

 

Dietro la strategia del terrore, forse un progetto più grande: un’alleanza tra Cosa Nostra, pezzi di massoneria deviata, destra eversiva e altri soggetti ignoti per destabilizzare lo Stato, ridisegnare la mappa politica dell’Italia

I mandanti “altri” rimasti nell’ombra

Le conclusioni dell’inchiesta sui “sistemi criminali”

Da Trapani a Catania, da Reggio a Lamezia, ecco la “nuova politica”

Da “Sicilia Libera” a Forza Italia, Cosa Nostra e le elezioni del 1994

L’inchiesta “Phoney Money” e quegli strani personaggi legati ai servizi segreti

Licio Gelli, dai sogni di un golpe all’alba della nuova Repubblica

Un nuovo “progetto politico” e l’ombra del sempre presente Giulio Andreotti

Quei faccendieri spre­giu­di­ca­ti e molto chiacchie­ro­ni

Le “Leghe del Sud”, tra massoneria ed eversione nera

Domani

Il grande intrigo sulla morte di Paolo Borsellino

Anno dopo anno, mezze verità e nuovi indizi danno seguito a nuove ipotesi che rimangono però solo suggestioni. E intanto a trentatré anni di distanza, rimane la puzza non di un solo depistaggio ma di tanti altri. Una depistaggio che non finisce mai

La condanna all’ergastolo di Gaetano Murana per un altro falso pentito

Arnaldo La Barbera, nome in codice “Rutilius”

False di­chia­ra­zio­ni e mezze verità, chi manovrava Scarantino?

Il racconto di Scaranatino sulla strage, “bombole” e altre falsità

Entra in scena il pupo, il ladruncolo della Guadagna

Così il falso “pentito” Andriotta apriva la strada a Scarantino

Domani

I patti indicibili tra sbirri e padreterni

Le bombe del ’92, i misteri intorno a Falcone e Borsellino, i falsi pentiti, uomini dei servizi che vanno e vengono. La trattativa Stato-mafia, che non è un episodio ma un metodo

Quelle richieste al boss in carcere per far cessare la “mattanza”

Chi cercava in un carcere londinese il boss di Altofonte?

Il Corvo e la voce su Totuccio Contorno a Palermo con licenza di uccidere

L’Ordine del Santo Sepolcro in una città dilaniata dalla guerra di mafia

I colla­bo­ra­to­ri di giustizia e le accuse a Bruno Contrada

L’Alto commis­sa­ria­to per la lotta alla mafia e i servizi segreti

Pino Arlacchi e l’analisi sul “contesto” delle stragi del 1992

“The mafia in London”, l’incontro tra il boss e il giudice Falcone

Francesco Di Carlo, il “godfather” inglese dalla doppia vita

Il mistero dei computer di Giovanni Falcone, manomessi dopo la strage

Quelle relazioni con i politici, i magistrati e uomini dei servizi segreti

Il padrino di Altofonte, custode di tanti segreti “di quelli di lassù”

Domani

La grande inchiesta di Giovanni Falcone

Falcone non incrocia solo la mafia: si addentra nelle viscere del potere. Scopre che dietro il nome di Joseph Bonamico, si nasconde Michele Sindona, il finanziere “salvatore della lira”. Un falso sequestro. Un nome che puzza di massoneria e di giochi pericolosi, pericolosissimi

La pista che porta al cuore del business: il clan Gambino-Spatola-Inzerillo

Eccoli tutti i capi, da Contorno ai Mafara, dai Grado a Vittorio Mangano

“Follow the money”, chi si nasconde dietro quel fiume di denaro?

Gli incontri e i pedinamenti dei boss a Palermo

Assegno dopo assegno, si scopre la rete del grande traffico

Ecco i chimici del clan dei marsigliesi che sbarcano in Sicilia

Come Falcone ha raccolto le prove per inchiodare Cosa Nostra

Atlantic City, il potere e gli interessi della famiglia Gambino

Così gli Stati Uniti iniziarono a prendere sul serio la mafia

La giustizia americana e il processo ai boss siciliani

Casse di limoni e mu­si­cas­sette, così viaggiava l’eroina

Domani

Peppino Impastato, un delitto quasi “perfetto”

Lo uccidono nella sua Cinisi, nella notte fra l'8 e il 9 maggio del 1978, qualche ora prima del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro in via Caetani a Roma. Il suo cadavere lungo la linea ferroviaria, inscenando (malamente) un attentato dinamitardo. Non era un terrorista rosso Peppino Impastato come volevano far credere, era un ragazzo, un giornalista, un militante assassinato dalla mafia...

«Anatomia di una deviazione», la conclusione della Commissione Antimafia

La svolta dell’inchiesta e finalmente il processo a Gaetano Badalamenti

L’inchiesta di Chinnici, intanto gli amici di Peppino continuano a cercare

L’articolo di “Lotta Continua” che fa risentire il maggiore Subranni

La procura di Palermo è d’accordo con i carabinieri

Quella nota che colloca Rocco Chinnici “po­li­ti­ca­men­te vicino” a Peppino

«C’era la sensazione che non si volesse cercare la verità...»

Il verbale dei carabinieri che certifica la volontà di togliersi la vita

L’irruzione in casa della zia e il ri­tro­va­men­to di una lettera

I carabinieri dicono che c’è una sola pista da seguire: quella del suicidio

Gli amici di Peppino denunciano ma non vengono ascoltati

Domani

Quando la mafia era ancora mafia

Prima, nell'aprile del 2006, catturano Bernardo Provenzano, latitante per oltre quarant'anni. Poi, appena due mesi dopo, altri cinquantadue boss vengono arrestati e si cancellano i mandamenti mafiosi di Pagliarelli, Uditore e San Lorenzo. É l'operazione poliziesca “Gotha”, migliaia di intercettazioni che offrono uno spaccato straordinario della Cosa Nostra siciliana prima del suo declino militare

Mafia e politica, nuove trame e nuovi sistemi clientelari

A Brancaccio comanda Giuseppe Guttadauro, chirurgo ma anche capomafia

Il caso di Franz Gorgone, il primo politico condannato per concorso esterno

Cosa Nostra e il candidato di successo, così la mafia costruisce consenso

Giovanni Mercadante, medico e politico a di­spo­si­zio­ne del capo dei capi

“La cordata di Provenzano”, uomini fidati per gestire faccende delicate

Boss, affari e tutti gli amici degli amici alle porte di Palermo

L’uomo con un piede nella politica e un altro nella cosca di Villabate

Ecco come il vecchio e malato “Binnu” è arrivato a Marsiglia

La “nuova” mafia im­pren­di­tri­ce dopo l’era di Totò Riina

Il vecchio capomafia, uffi­cial­men­te nulla­te­nen­te ma ricco sfondato

Il tesoro dei boss: oro, diamanti e pietre preziose

Domani

I Siciliani di Pippo Fava, le inchieste coraggiose in una Catania cupa

 

Da oggi e per una ventina di giorni, sul Blog Mafie pubblichiamo le inchieste de “I Siciliani”, ringraziando la Fondazione Fava che ci ha concesso la divulgazione

Domani

Rocco Chinnici e “L’illegalità protetta”

Accanto a sé aveva Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Così sono iniziate le prima investigazioni negli istituti di credito siciliano, così è cominciata l'inchiesta sui capi della mafia palermitana - i Bontate, i Di Maggio, gli Inzerillo e i Gambino - che poi sfocerà nel famoso maxi processo

«Così non si può vivere», la lucida amarezza di Rocco Chinnici

Processi “vuoti”? Il difficile rapporto tra procura e ufficio istruzione

L’omicidio del procuratore Gaetano Costa e le polemiche sui suoi sostituti

L’uccisione di Piersanti Mattarella e quell’indagine sugli appalti

Le inchieste di Rocco Chinnici in una “città sonnolenta”

La guerra in procura, le minacce a Chinnici e l’omicidio di Costa

Scar­ce­ra­zio­ni facili e assoluzioni, le battaglie di un giudice solo

Voci di corridoio e veleni in procura, il “caso Scozzari”

Dall’America al Belgio, Falcone svela parentele e affari pericolosi

Le indagini difficili su Cosa Nostra di Rocco Chinnici e Giovanni Falcone

L’arrivo a Palermo del procuratore Gaetano Costa e l’omicidio Mattarella

Domani

Il giudice Cesare Terranova e la mafia di Palermo

Da oggi e per circa un mese sul Blog Mafie pubblichiamo proprio l'ordinanza di rinvio a giudizio “Torretta+120”, che ricostruisce dinamiche e omicidi della mafia di Palermo, con tanti protagonisti e tantissimi complici. E poi la strage di Ciaculli, una “Giulietta“ che salta in aria nella borgata e sette fra carabinieri e artificieri dell'Esercito e poliziotti che muoiono...

La strage di Ciaculli, la fine della guerra e la mafia che si inabissa

Indagini difficili, testimoni omertosi e delitti rimasti senza giustizia

Pi­sto­letta­te, sangue e cadaveri nella borgata di don Pietro Torretta

Quel duplice omicidio a casa del boss dell’Uditore

La Barbera e Greco, Riina e Liggio, Badalamenti e Rimi, tutti a processo

E per il boss di Misilmeri è lupara bianca, il sequestro senza ritorno

Faide e sangue, padrini e sicari di Godrano, Baucina e Ca­stel­daccia

"Jimmy l'americano", la droga e il con­trabban­do di sigarette

Le imboscate e gli spietati regolamenti di conti della guerra di mafia

Antonino Sorci e l’amicizia con il famigerato Lucky Luciano

Panzeca e Manzella, Panno e Marsala, i padrini delle cosche di provincia

La complicata indagine sul terribile Giovanni Pre­sti­fi­lippo

Domani

Mandanti e complici della strage di Bologna

Licio Gelli (gran maestro venerabile della Loggia P2) , Umberto Ortolani (faccendiere), Federico Umberto D’Amato (direttore dell'Ufficio Affari riservati del ministero dell’Interno dal ’71 al ’74) e Mario Tedeschi (giornalista). Erano loro a coordinare quei soggetti dell'eversione nera, tutti uniti appassionatamente dal comune desidero di destabilizzare la nostra democrazia, di prendere il potere

Domani

Le avventure politiche (e un po' mafiose) di Tonino D'Alì

Da oggi sul nostro Blog Mafie pubblichiamo ampi stralci di queste pagine giudiziarie che raccontano D'Alì e la sua “totale e multiforme” disponibilità offerta ai boss di Cosa Nostra e i legami molto antichi con la famiglia Messina Denaro. Francesco, il padre di Matteo, era campiere nei terreni di D'Alì, in contrada Zangara, poi venduti – su mandato di Matteo – a un prestanome di Totò Riina

Domani

La "confessione” di Matteo Messina Denaro, le prime parole dopo trent'anni

Da oggi e per una quindicina di giorni pubblichiamo sul Blog Mafie quello che il boss di Cosa Nostra ha voluto dire ai magistrati della procura della repubblica di Palermo. È poco ed è tanto insieme, purtroppo però è qualcosa che non ci aiuta a capire il mistero della sua lunghissima latitanza e il mistero di una cattura troppo perfetta

Domani

Giulio Andreotti e “il processo del secolo”

L'hanno definito il “processo del secolo”. Da una parte lui, Giulio Andreotti, sette volte Presidente del Consiglio e ventuno volte ministro della Repubblica, il politico democristiano più chiacchierato, il suo nome tirato in ballo nelle più gravi e oscure vicende italiane ma senza mai una condanna. E dall'altro i procuratori di Palermo

Domani

Michele Sindona, un potente fra i potenti

Lo condannano all'ergastolo il 18 marzo del 1986. Quattro giorni dopo è morto, avvelenato dal cianuro ingerito con il caffè nel supercarcere di Voghera. E con questo tragico epilogo mai chiarito del tutto – omicidio o suicidio – si chiude l'epopea di Michele Sindona, prima banchiere amico dei potenti e poi bancarottiere fraudolento amico dei mafiosi...

Domani

Ecco come Pippo Fava immaginava il futuro della sua Catania

Immaginate Catania fra dieci anni, che immensa città sarà Catania! Probabilmente la sua faccia sarà ancora più sporca, più insultante, e nelle sue strade si ruberanno cento automobili al giorno. Ma sarà l’unica vera metropoli del Sud

Domani

Il processo a Calogero Montante, l’ex meccanico con il vizietto di spiare

Colpevole lui e soltanto lui, tutti i suoi complici già “graziati” o prossimamente fuori da un processo che non è mai veramente decollato. Alla fine pagherà il conto solo il personaggio che sembrava al vertice di un “sistema” ma che in realtà era un burattino, una marionetta agitata da qualcun altro...

Domani

Marcello Dell’Utri, un amico degli amici

È stato uno dei processi più complicati e discussi della recente storia giudiziaria italiana. Con un imputato eccellente, anzi eccellentissimo, Marcello Dell'Utri, già senatore e tra i fondatori di Forza Italia, il partito “nuovo” di Silvio Berlusconi che nel 1994 dopo il crollo della Prima Repubblica ha stravinto le elezioni

Domani

Tina Anselmi e la Commissione d’inchiesta sulla P2

Lo scandalo fa tremare l'Italia. Una lista di 962 nomi, vertici delle forze armate e alti magistrati, grandi editori e ministri della Repubblica, attori e imprenditori, giornalisti famosi, la crema della finanza e della burocrazia, questori, prefetti, generali dei carabinieri e ammiragli. Tutti iscritti a una loggia segreta che aveva in mano lo stato italiano

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