Chi sono i giovani d’oggi? Quali sono i loro profili di mentalità e carattere? L’indagine realizzata da Ipsos per il progetto Schermi Futuri di Unieuro, con l’identificazione di otto comunità di sentire, cerca di rispondere per sommi capi a queste domande.

Si tratta di andare oltre gli stereotipi e individuare la complessità e la molteplicità dei modi di essere e sentire dei giovani di oggi e come tale le persone possono essere in più raggruppamenti e vivere al contempo più dimensioni.

Bramosi, spensierati e riflessivi

Lo sciame caratteriale (community) più numeroso è quello dei bramosi di ammirazione (che coinvolge il 20 per cento dei giovani). Sono ragazze e ragazzi che si percepiscono come persone di successo e affascinanti.

Che ricercano e si rappresentano come dei best seller, che vogliono essere di tendenza e cercano la fascinazione, puntando su corpo e modo di essere. Sono dei social dipendenti, amano avere tanti follower, sono a caccia di like e di commenti.

Si sentono sempre in vetrina e agiscono, pensano e operano per stare sempre in vetrina. Sono dei super-narciso che si specchiano nei riflessi dei social e dei media. Il look non è solo un’apparenza, è essenza e in esso si rispecchia l’interiorità. Per loro ogni giorno è una messa in scena.

La seconda community è quella degli esuberanti spensierati (18 per cento). Si sentono allegri, divertenti, sicuri di sé e delle proprie capacità, dinamici e attivi nella vita. La loro autorappresentazione è orientata a sottolineare i tratti di energia e vigore, di gioia, vitalità e spensieratezza, di piacevolezza e spiritosaggine. Cercano di affermarsi attraverso l’estro e la simpatia. Per loro l’esistenza mostra i tratti della carnevalizzazione.

Con lo stesso peso troviamo i pacato-riflessivi (18 per cento). Sono ragazze e ragazzi riservati, accorti verso sé stessi e nella relazione con gli altri e il mondo. Riflessivi, la loro preoccupazione è gestire la propria identità, rimanendo al passo con la realtà, restando nel flusso, senza isolarsi e senza farsi assimilare o travolgere. Quello che non vogliono è essere omologati e mitridatizzati da ciò che li circonda.

Poesia, concretezza e audacità

La quarta community è quella dei poetico-passionali (16 per cento). Le ragazze e i ragazzi che abitano questo sciame si percepiscono come sensibili e romantici, ma anche timidi e a volte spaventati.

Si sentono profondi e accomodanti. La rappresentazione che fanno di sé stessi cerca di essere fedele all’originale e mostrano una spinta a forme di essere-insieme in cui si compenetrano oniricità e paura, capacità immaginativa e affettiva.

Leggermente più piccola è la community dei genuini concreti (15 per cento). Pratici, abbastanza razionali, marcati da un certo relativismo dei valori, ma attivi e dinamici. La vita è oltre i social e non solo dentro. La loro attenzione è al quotidiano, alle relazioni corte e di prossimità.

La loro focalizzazione è centrata sulla vita presente, con una attenzione anche alle relazioni in famiglia. Il loro motto è quello di godere quello che può essere vissuto, senza particolari idealismi. Non ambiscono a mondi particolari, non sognano futuri migliori. Vivono il presente e il loro è un attivismo passivo.

La sesta community è quella degli audaci per emergere (15 per cento). Vivere l’avventura. Uscire dagli schemi. Mostrarsi coraggiosi, pieni di iniziative. Sono sempre alla ricerca di qualcosa sempre di nuovo, che porti le persone al di fuori della propria sfera e imbottiscono le loro giornate di incontri e momenti: passano da una persona all’altra, bruciando ogni lasso di tempo alla ricerca di una pienezza esistenziale.

Introversi e tenebrosi

La penultima community è quella degli introversi taciturni (14 per cento). Si percepiscono come persone solitarie, cui piace stare con sé stessi.  Vogliono apparire come riservati, un po’ misteriosi. Si mostrano come persone schive, che non amano parlare, che osservano e scrutano gli altri. Lo sguardo verso il mondo è disincantato, non amano la folla, i rumori.

Narcisisti tristi vivono il presente come espressione del proprio io interiore, cercando gratificazioni per il proprio senso intimo, senza sperare in forme di piacere o riconoscimento sociale.

Infine, i tenebrosi isolati (5 per cento).  Sono i ragazzi e le ragazze che si sentono cupi, estranei alla società e si rappresentano come tali, mettendo in mostra la propria lontananza e il mondo grigio e fosco in cui avvertono di vivere.
Le persone che fanno parte di questa community mettono in scena una raffigurazione dell’esistenza marcata dalla tristezza e cupezza, ma anche dalla rabbia e dalla delusione, dalla frantumazione del proprio io di fronte agli imperativi della società dei consumi e dell’imperativo dell’apparire.

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