Dopo che l’Antitrust ha avviato ufficialmente un procedimento istruttorio «per le pratiche commerciali scorrette» di Coopculture – il rivenditore ufficiale dei ticket del Parco – e le piattaforme online che li vendono a prezzi maggiorati sui loro siti – Musement S.p.A., GetYourGuide, Tiqets International e Viator –, la commissione Turismo del comune di Roma si è riunita oggi per discutere del problema.

I tour operator lamentano l’utilizzo di bot da parte delle piattaforme in questione. Così riescono a comprare quasi la totalità di biglietti messi in vendita da Coopculture, che viene infatti accusata di non aver messo a punto sistemi di sicurezza informatica per bloccare gli algoritmi, mentre loro non riescono a fornire alcun servizio ai clienti, rischiando il fallimento.

La voce della piattaforma

Oltre ai tour operator che rappresentato efficacemente l’impossibilità di sopravvivere economicamente –  in quella che doveva essere la stagione della loro ripresa – era presente all’assemblea anche Francesca De Falco di GetYourGuide che ha specificato come la loro piattaforma sia estranea a qualsiasi tipo di pratica commerciale scorretta. Ha detto che «non possiede sicuramente bot perché da anni con CoopCulture ha un accordo che li vieta».

In un comunicato diffuso successivamente GetYourGuide ha ribadito la «massima collaborazione con l’Autorità» e «ringraziato la Commissione capitolina per l’opportunità».

Al termine della riunione, l’assessore Alessandro Onorato ha espresso l’intenzione di portare il problema al prossimo consiglio comunale e di fare una mozione per istituire un tavolo permanente con i tour operator per proporre e adottare soluzioni eque per tutti.

I grandi assenti

Alla riunione era stato invitato anche il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che si era espresso sul tema qualche giorno fa, proponendo l’istituzione di biglietti nominativi. Soluzione che però non piace ad alcuni tour operator perché è impossibile per loro sapere a chi venderanno i biglietti che comprano da qui a un mese. Ma a loro il ministro non ha potuto rispondere perché non si è presentato.

Era stata invitata anche la direttrice del Parco archeologico Anfiteatro Flavio, Alfonsina Russo, che secondo l’assessore Onorato aveva anche confermato la sua presenza. Tuttavia anche lei non si è presentata, fatto che Onorato ha definito «inadeguato e inaccettabile, una mancanza di rispetto a cui è purtroppo abituato».

Russo è stata invece difesa dal capogruppo del Movimento 5 Stelle in assemblea capitolina, Linda Meleo, che ha ricordato come tra assessorato e Parco archeologico «dovrebbe esserci supporto reciproco» e ha consigliato «all’attuale amministrazione comunale di usare una dialettica più consona al ruolo, evitando le sparate a mezzo stampa».

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