Dopo il terremoto politico in regione Liguria arrivano le scosse di assestamento. Il presidente Giovanni Toti, da ieri agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, sarà interrogato venerdì 10 maggio nella procura di Genova dal giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni.

Il 9 maggio è il turno dell’ex presidente dell’Autorità portuale e amministratore delegato di Iren, Paolo Emlio Signorini finito nel carcere di Marassi. L’altra fase di interrogatori ci saranno invece l’11 maggio quando saranno ascoltato il capo di gabinetto di Toti, Matteo Cozzani e l’imprenditore Aldo Spinelli (al quale la guardia di Finanza ha sequestrato 216mila euro in contati trovati nella sua abitazione).

La procura di Genova intanto sta indagando su altri imprenditori, non solo quelli i cui nomi compaiono tra gli indagati, che potrebbero aver finanziato la campagna elettorale del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Non solo, gli inquirenti stanno indagando anche su uno degli appalti per la realizzazione della nuova diga foranea del porto, uno dei dieci progetti strategici finanziato sia con gli stanziamenti del fondo complementare nazionale sia con i soldi del Pnrr e sul quale i pm dell'ufficio di Torino della Procura Europea hanno aperto tempo fa una inchiesta

Reazioni

«Si tratta di una vicenda giudiziaria che risale a parecchi anni fa, forse si poteva intervenire due mesi fa. Però questo non ci turba, non ci preoccupa nulla», ha detto il leader di Forza Italia e vicepremier Antonio Tajani che al momento non vede un voto in regione all’orizzonte. «È una cosa che riguarda i cittadini della Liguria. Non strumentalizziamo le vicende giudiziarie, vediamo che cosa accade. Ma non mi pare un motivo per decidere adesso di andare a votare».

A prendere momentaneamente il posto di Toti è il vicepresidente della Regione, Alessandro Piana. «In questo momento da regolamento il presidente, vicario o pro tempore, sono io. La dicitura conta poco, ma così funziona in base alla legge», ha detto Piana. «Poi ci saranno i ragionamenti delle segreterie politiche e della maggioranza dei partiti in Liguria, ma in base alla legge ora il presidente sono io. Se c'è la fiducia della giunta e della maggioranza, e oggi abbiamo una prima riunione, sono chiamato ad andare avanti. Ci sono tanti progetti da portare avanti e completare e per senso di dovere, se c'è la volontà, lo si fa. Però ci tengo a dire che non siamo attaccati alla poltrona a tutti i costi». Piana ha detto anche che ha sentito persone vicine a Toti il quale gli hanno confermato che «il presidente è sereno e disposto a collaborare e a chiarire tutto quello che c'è da chiarire».

Piana ha detto ai giornalisti di aver già avuto un colloquio telefonico con il referente regionale della Lega, Edoardo Rixi. Nelle prossime ore parlerà anche con il segretario Matteo Salvini che su Toti ha detto: «Non mi interessa commentare la tempistica se è tranquillo come dice, se si ritiene un buon governatore, cosa di cui io sono convinto, lo dimostrerà. E quindi dal mio punto di vista non si deve dimettere».

Intanto, fuori il palazzo di governo regionale è indetta per domani una manifestazione con la parola d’ordine: «Fuori la corruzione dalla politica».

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