Gli Stati Uniti hanno temporaneamente sospeso la fornitura di armi a Israele per timore che possano essere viste come incentivo per continuare l’operazione di terra su Rafah. 

Il Qatar ha condannato l’incursione israeliana a Rafah e ha chiesto l’intervento della comunità internazionale, affermando che l’evacuazione dei civili dalla città viola le leggi internazionali.  A Rafah l’esercito israeliano sta combattendo contro i miliziani di Hamas, mentre continuano i bombardamenti sulla parte orientale della città, causando una vittima nel quartiere brasiliano.

La Russia attraverso la portavoce del ministro degli Esteri ha affermato che «non ci sono le condizioni per un trattato di pace a Gaza e in generale in Medio Oriente» a causa dell’operazione militare di Israele a Rafah.

Un portavoce del governo israeliano ha detto che lo Stato ebraico non accetterà un accordo per il cessate il fuoco a Gaza che lasci Hamas al potere. Le trattative al Cairo sono a uno stallo.

19:11

Austin: «Rivalutiamo l'invio di armi a Israele»

Gli Stati Uniti stanno «rivalutando alcune spedizioni di assistenza di sicurezza a breve termine», afferma il segretario alla difesa Lloyd Austin davanti alla Commissione per gli stanziamenti del Senato sul bilancio del Pentagono per l'anno fiscale 2025. 

Ha poi aggiunto: «Continueremo a fare ciò che è necessario per garantire che Israele abbia i mezzi per difendersi. Detto questo, stiamo attualmente rivalutando alcune spedizioni di armi a breve termine nel contesto degli eventi in corso a Rafah».

19:08

Stati Uniti: «Israele e Hamas vicini all'accordo»

La portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre afferma che Israele e Hamas sono abbastanza vicini a un accordo da poter colmare le differenze. Biden, riferisce la portavoce, ha fiducia nel fatto che la sua squadra aiuterà i negoziati.

18:39

Gallant: «Questa estate potrebbe essere calda»

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant afferma che la «missione non è stata completata» nel conflitto con Hezbollah in Libano ed è determinato nel permettere il ritorno dei residenti evacuati dalle loro case.

In seguito ha dichiarato che «questa estate potrebbe essere calda», alludendo alla possibile estensione delle ostilità al confine settentrionale con il Libano. 

Israele e Hezbollah si scontrano sul confine dal 8 ottobre, il giorno successivo l'attacco a Israele da parte di Hamas e altri gruppi palestinesi.

17:14

Austin conferma lo stop dell'invio di armi a Israele

Il segretario americano della Difesa Lloyd Austin conferma pubblicamente che l'invio di armi a Israele è stato sospeso, a causa delle preoccupazioni legate all'operazione militare a Rafah, riferisce Haaretz. 

«Stiamo attualmente rivedendo alcuni aiuti alla sicurezza a breve termine. Nel contesto degli eventi in corso a Rafah» ha spiegato Austin a una commissione del Senato. Inoltre il segratario ha aggiunto che gli Stati Uniti sono stati chiari fin da subito che Israele deve considerare la presenza dei civili a Rafah.

16:52

Oms: «A sud di Gaza gli ospedali funzioneranno solo per altri 3 giorni»

Agli ospedali di Gaza nel sud della Striscia hanno il carburante per restare attivi solo per i prossimi tre giorni, avverte l'Organizzazione mondiale della sanità, a causa della chiusura del valico di Kerem Shalom.

Su X il direttore generale dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha scritto: «La chiusura del confine continua a impedire il passaggio di carburante trasportato dalle Nazioni Unite. Senza di esso tutte le operazioni umanitarie si fermeranno. La chiusura dei confini sta impedendo anche la consegna degli aiuti umanitari».

 

16:16

Idf conferma 20 obiettivi militari di Hezbollah colpiti

L'esercito israeliano fa sapere di aver colpito 20 obiettivi militari di Hezbollah nel sud del Libano. Secondo il portavoce dell'esercito, la zona centrata «è quella di Ramyeh». Tra gli obiettivi strutture e infrastrutture militari.

Il portavoce ha aggiunto: «Esplosioni secondarie verificatisi durante l'attacco hanno indicato la presenza nella zona di depositi di armi».

15:59

Trovata la terza fossa comune all'ospedale al-Shifa, 49 i corpi recuperati

Team di medici hanno trovano una terza fossa comune dentro il cortile dell'ospedale al-Shifa di Gaza. 49 i corpi recuperati.

La squadra medica si aspetta di trovare altre decine di corpi man mano che le ricerche continuano. 

Secondo l'ufficio stampa governativo di Gaza finora sono state ritrovate sette fosse comuni negli ospedali gazawi. 

15:44

Israele non accetterà un accordo per il cessate il fuoco che lasci Hamas al governo

Israele non accetterà di cessare le ostilità e di lasciare Hamas al potere, ha affermato un portavoce israeliano. 

Secondo Reuters, lo stesso portavoce ha rifiutato di rispondere alle domande sulle armi che gli Stati Uniti stanno trattenendo.

14:48

Guterres: «Un attacco su larga scala a Rafah sarebbe una catastrofe umana»

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres in un post sul social X ha detto che un attacco di larga scala a Rafah «sarebbe una catastrofe umana».

 

14:31

Per Israele non ci sono segnali di svolta nelle trattative al Cairo

Una fonte israeliana di Reuters ha riferito all'agenzia che per Israele non vede alcun segnale di svolta nelle trattative mediate dall'Egitto per una tregua con Hamas, che in cambio libererebbe gli ostaggi, ma per ora tiene la sua delegazione di negoziatori al Cairo che definisce di «medio livello».

14:25

Tel Aviv annulla il pride, al suo posto una marcia per gli ostaggi

A Tel Aviv quest'anno non si terrà l'annuale parata del pride, sostituita da una marcia dedicata agli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Gaza.

«Questo non è il momento per festeggiare» ha commentato il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai.

 

13:21

34.844 morti e 78.404 feriti a Gaza dall'inizio del conflitto Israele-Hamas

Almeno 34.844 palestinesi sono stati uccisi mentre i feriti sono 78.404 dall'inizio del conflitto tra Israele e Hamas il 7 ottobre. I dati sono forniti dal ministero della Sanità di Gaza sotto il controllo di Hamas. Il ministero non distingue tra civili e combattenti.

13:07

La polizia sgombera il campus della George Washington University (Washington Dc)

La polizia ha iniziato lo sgombro dell'accampamento filopalestinese alla George Washington University a Washington DC, dopo che i manifestanti hanno lasciato il luogo e hanno marciato verso la residenza della direttrice Ellen Granberg. 

Il giornale del campus GW Hatchet, diretto dagli studenti, ha riferito che gli ufficiali di polizia hanno dato un ultimo avvertimento ai manifestanti e che avrebbero dovuto lasciare l'accampamento entro le 3,30 del mattino, ora locale, e chi sarebbe rimasto sarebbe stato arrestato.

Gli organizzatori dell'evento hanno riferito che circa 30 persone sono state arrestate mentre la polizia usava spray al peperoncino per contenere la folla.

La sindaca Muriel Bowser e il capo della polizia di Washington Pamela Smith, dovranno testimoniare sulla gestione delle proteste nel Distretto di Columbia di fronte ad una commissione della Camera nel pomeriggio di mercoledì. 

12:19

L'Unrwa afferma che nessun aiuto umanitario è transitato da Kerem Shalom dopo la riapertura

In seguito all'apertura del passaggio di Kerem Shalom annunciato dall'esercito israeliano, l'Agenzia per i rifugiati palestinesi delle Nazioni Unite (Unrwa) ha fatto sapere che non sono ancora arrivati aiuti umanitari e che non c'è nessuno a riceverli sul lato palestinese.

La direttrice delle comunicazioni dell'Unrwa ha riferito che nessun aiuto umanitario è entrato fino a mezzogiorno di mercoledì e che l'Agenzia ha dovuto razionare il carburante, che arriva nella Striscia attraverso Rafah.

12:09

Russia: «Non ci sono le condizioni per una pace a Gaza e nel Medio Oriente»

Per la Russia non ci sono prospettive per una trattativa di pace a Gaza o in Medio Oriente a causa dell'escalation provocata dall'incursione di Israele a Rafah, riferisce Reuters.

La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha detto ai giornalisti: «Un fattore destabilizzante aggiuntivo per l'intera regione è stato il lancio di un'operazione militare israeliana a Rafah». Ha poi aggiunto: «Circa un milione e mezzo di civili palestinesi sono concentrati qui. A questo proposito, chiediamo un rigido rispetto delle misure delle leggi umanitarie internazionali».

11:19

Human Rights Watch: «In Cisgiordania Israele usa la forza in modo deliberato»

Human Rights Watch (Hrw), un'organizzazione non governativa che si occupa di diritti umani, ha rilasciato un report basato su documenti di diversi casi, in cui denuncia «l'utilizzo letale e illegale della forza» delle forze israeliane.

Nel report afferma: «Le forze di sicurezza israeliane hanno usato illegalmente la forza durante scontri a fuoco fatali con civili palestinesi in Cisgiordania».

Secondo Hrw, indagini su otto morti in quattro incidenti avvenuti tra luglio 2022 e ottobre 2023 hanno concluso che le «forze israeliane hanno sparato per errore o hanno giustiziato deliberatamente civili palestinesi che non rappresentavano un pericolo apparente per la sicurezza».

«Le forze di sicurezza israeliane non solo uccidono illegalmente i palestinesi a Gaza - ha affermato Richard Weir, un ricercatore dell'Hwr - ma stanno uccidendo i civili senza una base legale in Cisgiordania, anche con esecuzioni deliberate di civili che non rappresentano una minaccia per la sicurezza».

«Queste uccisioni stanno arrivando a livelli senza precedenti recenti in un ambiente in cui le forze israeliane non temono che il loro governo possa ritenerli responsabili» ha aggiunto.

Nel 2023 l'esercito israeliano ha ucciso 492 palestinesi, inclusi 120 bambini, in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est, secondo l'ufficio per la Coordinazione degli affari umanitari (Ocha) delle Nazioni Unite.

11:06

I bombardamenti israeliani colpiscono Rafah est

Un civile palestinese è stato ucciso durante i bombardamenti israeliani sul quartiere brasiliano nella parte orientale di Rafah, secondo quanto riferiscono gli inviati di Al Jazeera. 

I reporter hanno aggiunto che nell'attacco sono rimaste ferite molte persone. Fonti tra gli operatori sanitarie hanno riferito al canale tv che nelle ultime ore nell'ospedale del Kuwait, una delle poche strutture sanitarie ancora funzionanti a Rafah, sono stati registrati 129 feriti e i corpi di 35 vittime.

10:59

Scontri armati tra Israele e Hamas a Rafah

Hamas ha affermato che i suoi miliziani stanno combattendo contro le truppe israeliane a est di Rafah, riferisce Reuters. I residenti confermano che i combattimenti stanno avvenendo nella periferia di Rafah. 

Gruppi armati di Hamas, della Jihad islamica e della Fatah hanno detto in dichiarazioni separate che gli scontri a fuoco sono continuati nella parte centrale della Striscia, mentre i civili nel nord della regione riferiscono di tank israeliani che bombardano le aree orientali di Gaza e dei distretti.

10:54

Netanyahu incontra il capo della Cia Burns

Una fonte israeliana ha riferito al Times of Israel che il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro degli affari strategici Ron Dermer e altri alti ufficiali israeliani incontreranno il capo della Cia William Burns alle 14,30 ora italiana. 

10:38

Crescono gli arresti dell'Idf in Cisgiordania

L'esercito israeliano ha arrestato civili palestinesi in raid nella Cisgiordania occupata, in aggiunta a un'ondata di arresti nelle ultime ore.

L'agenzia di stampa Wafa informa che l'Idf ha arrestato due uomini nella città di Yabad, a sud di Jenin, mentre un terzo uomo è stato arrestato nel campo profughi di Jenin.

Altri tre palestinesi sono stati arrestati nella città di Nablus, in aggiunta a due arresti fatti precedentemente nel villaggio di Asira al-Qibliya, a sud della città.

In precedenza le forze israeliane hanno preso in custodia sette persone a Hebron, mentre altri sei sono stati arrestati a Betlemme.

10:21

Il Qatar condanna l'incursione israeliana a Rafah e chiede l'intervento della comunità internazionale

Il ministro degli esteri del Qatar ha sollecitato l'intervento della comunità internazionale per prevenire l'assalto dell'Idf a Rafah.

In una dichiarazione ha affermato che l'allontanamento forzato dei civili da Rafah disposto da Israele costituisce una seria violazione delle leggi internazionali e andrebbe ad esacerbare la crisi umanitaria, già in peggioramento, nell'enclave sotto assedio: «Lo stato del Qatar condanna fortemente i bombardamenti delle forze di occupazione israeliane sul governatorato di Rafah, l'invasione del territorio e la minaccia di rimuovere i civili dai rifugi e dai centri di accoglienza».

Inoltre il Qatar ha richiesto un'«azione internazionale urgente» per «prevenire l'invasione della città e l'attuazione di un genocidio, e di fornire protezione completa ai civili secondo le leggi internazionali e le leggi umanitarie».

 

09:05

Israele riapre il valico di Kerem Shalom

Israele ha riaperto il valico di Kerem Shalom a Gaza. Lo hanno riferito le autorità, precisando che i camion provenienti dall'Egitto sono già in fase di ispezione. Ieri la Casa Bianca aveva fatto sapere che il premier israeliano Benyamin Netanyahu aveva concordato la riapertura del valico nella telefonata con il presidente americano Joe Biden.

07:35

Raid israeliani sul sud del Libano, gli attivisti contro Netanyahu manifestano

Riprendono i raid israeliani. Le forze armate israeliane hanno annunciato di aver colpito nella notte edifici militari di Hezbollah nei villaggi di Ayta ash Shab, Al Khiam e Maroun El Ras nel Libano meridionale. Nel mirino anche altri obiettivi nei villaggi libanesi di Hula, Aitaroun, Tayr Harfa e Jibbain. Ieri due soldati riservisti israeliani sono stati uccisi da droni esplosivi lanciati dal movimento sciita filoiraniano contro una postazione dell'esercito vicino a Metula, nel nord di Israele.

Intanto, l'opinione pubblica dice la sua. Attivisti e familiari degli ostaggi hanno bloccato l'autostrada Ayalon a Tel Aviv durante l'ora di punta mattutina. I manifestanti, che impediscono la circolazione del traffico in direzione nord allo svincolo di Rokach, chiedono un accordo con Hamas per il rilascio dei rapiti. In Israele è atteso l'arrivo del capo della Cia, William Burns, per colloqui con il premier Benjamin Netanyahu.

07:02

Gli Stati Uniti fermano le consegne di armi per timore su Rafah

Gli Stati Uniti hanno sospeso la consegna di un carico di bombe dopo la mancata risposta di Israele alle "preoccupazioni" di Washington in merito all'annunciata offensiva su Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha detto un alto funzionario militare americano. "Abbiamo sospeso la consegna di una spedizione di armi" a Israele "la scorsa settimana: si tratta di 1.800 bombe da 910 chili e 1.700 bombe da 225 chili", ha detto la fonte dell'amministrazione Biden coperta da anonimato.

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