La tempesta Vaia è stata uno degli eventi climatici più estremi in l’Italia negli ultimi dieci anni: milioni di alberi abbattuti in una sera nel Triveneto da un vento caldo venuto dal Mediterraneo. Alla vigilia della Cop26 di Glasgow, un podcast in quattro puntate prodotto da Domani e Compagnia delle foreste ritorna tre anni dopo sui luoghi del disastro, per raccontare la lezione di Vaia: al nuovo clima dobbiamo iniziare ad adattarci da subito
La sera del 29 ottobre di tre anni fa Vaia, una tempesta di origine mediterranea, produsse il suono più lampante della crisi climatica in Italia: quello di milioni di alberi che cadono in poche ore, in un'area che va dalla Lombardia al Friuli, spazzati via da un vento caldo proveniente dal Mediterraneo orientale che quella sera d'autunno toccò punte oltre i 200 km/h.
Nel terzo anniversario di quel disastro, e alla vigilia del vertice sul clima di Glasgow, Vaia - alberi, esseri umani, clima, un podcast co-prodotto da Domani e da Compagnia delle foreste, ritorna sui luoghi di uno degli eventi climatici più estremi che abbiano colpito l’Italia, un disastro che mise in ginocchio e cambiò per sempre le valli e le montagne del Triveneto.
Il podcast
In un reportage vocale di quattro puntate, Ferdinando Cotugno e Luigi Torreggiani percorrono i luoghi della tempesta, in un viaggio dall'Altopiano di Pinè in Trentino, uno dei luoghi più colpiti, alla Carnia, dove l'invasione di un insetto - il bostrico tipografo - sta amplificando e completando il lavoro di distruzione della tempesta Vaia, attaccando gli alberi indeboliti dagli schianti, dal vento e dal caldo.
I cambiamenti climatici impattano sulla società e sugli ecosistemi naturali più velocemente della loro capacità di adattarsi, e in questo la tempesta Vaia rimane il caso più eclatante che abbia colpito il territorio italiano, il più rumoroso e violento dei quasi 1000 eventi meteo estremi che hanno colpito l’Italia negli anni ‘10.
La lezione
Cotugno e Torreggiani intervistano testimoni ed esperti, raccontano il rumore della notte della tempesta e tutto quello che è successo nei tre anni successivi. Vaia - alberi, esseri umani, clima, ricostruisce il significato climatico di quell'evento estremo, mostra il trauma ecologico, quello sociale, ma anche i tentativi di rinascita, di ricostruire un'economia sostenibile di valle e di montagna a partire dal legno, e lo sforzo di usare questo disastro per ripensare i boschi del futuro in Italia. Perché il bosco torna, ma anche le tempeste torneranno, e la domanda è: come ci prepariamo alle tempeste in arrivo? L'alluvione di Catania dimostra che il nostro territorio ha urgente bisogno di adattamento. La lezione di Vaia è che al futuro dobbiamo iniziare a prepararci da oggi.
Capitolo 1 - La tempesta
Le voci dei testimoni raccontano la notte di Vaia, il suono di milioni di alberi che cadevano tutti insieme, la forza di un vento caldo e anomalo che raggiunse i 217 km/h, la connessione con il riscaldamento globale.
Capitolo 2 – L'infestazione
Tecnici ed esperti raccontano l'attacco del bostrico tipografo, l'insetto che secca gli abeti più deboli. I boschi stressati dalla tempesta e dal caldo sono un banchetto per questo coleottero. Con dati e testimonianze, si racconta come i danni del bostrico potrebbero superare quelli della notte di Vaia.
Capitolo 3 - Il legno
Aziende, boscaioli e tecnici forestali raccontano l'impatto che la tempesta Vaia ha avuto sull'economia e sulla società delle valli del Nord-est italiano ma anche i tentativi di rinascita e ripresa del mondo forestale italiano dopo il disastro.
Capitolo 4 - Il futuro
Qual è la lezione di Vaia? Come possiamo prepararci alle prossime tempeste? Come sarà il bosco del futuro e quale deve essere il suo ruolo nella società italiana? L'ultima puntata del podcast guarda in avanti, per capire l'insegnamento della tempesta.
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