La somma è 15 volte superiore al budget annuale della ong. Al centro del caso il Dakota Access Pipeline, un oleodotto sotterraneo che, tra il 2016 e il 2017, ha scatenato le proteste di ambientalisti e nativi della riserva Sioux di Standing Rock, che hanno ottenuto la deviazione del percorso. L’azienda costruttrice ha chiesto (e adesso ha ottenuto) un maxi-risarcimento, accusando Greenpeace di aver guidato la rivolta e diffuso disinformazione. I legami del CEO con l’amministrazione Trump