- Da decenni, le grandi aziende delle fonti fossili conoscevano la connessione tra la loro attività e i cambiamenti climatici. Sul modello dell’industria del tabacco, hanno agito attivamente per nascondere quei risultati e oscurare la scienza. E come per l’industria del tabacco, il momento della resa dei conti sembra arrivato, almeno negli Stati Uniti.
- In vista della Cop26 di Glasgow, il negazionismo non sembra avere più cittadinanza. Non è scomparso, però, si è solo evoluto nella procrastinazione climatica, la stessa dei governi che hanno provato a modificare il rapporto dell’Ipcc, come rivelato da Greenpeace.
- Il vertice per il clima di Glasgow arriva in un momento decisivo: da un lato l’azione non può essere rinviata, dall’altro i tentativi per farlo e continuare col business as usual sono più attivi che mai.
Il negazionismo climatico è un affare per le lobby
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04 novembre 2021 • 14:05Aggiornato, 19 novembre 2021 • 20:06