Il Nucleo centrale di polizia tributaria della guardia di finanza di Roma aveva ampiamente riferito sul clan dei Ferrera, appartenenti alla organizzazione catanese di Santapaola Benedetto, operanti in Roma ed inseriti in un più vasto traffico di stupefacenti con funzioni di approvvigionamento dal Medioriente e in collegamento con elementi palermitani
Su Domani prosegue il Blog mafie, da un’idea di Attilio Bolzoni e curato insieme a Francesco Trotta. Ogni mese un macro-tema, approfondito con un nuovo contenuto al giorno in collaborazione con l’associazione Cosa vostra. Questa serie del Blog Mafie è dedicata al maxi processo in occasione del trentunesimo anniversario della strage di Capaci
Veniva, inoltre, allegato il procedimento, che sarà contrassegnato con la lettera L, contro Marchese Filippo ed altri, per l'omicidio del vice-questore Giuliano Boris, al quale, in data 7 marzo 1984, era stato riunito il procedimento contro Mondello Girolamo ed altri, nonché il processo contro Bonanno Armando ed altri.
Con il provvedimento del 28 settembre 1984, per le medesime ragioni di connessione oggettiva, soggettiva e probatoria, venivano riuniti al procedimento principale numerosi altri procedimenti istruiti separatamente e da Giudici Istruttori diversi tra cui: quello portante il numero 866/79 R.G. Contro Riina Salvatore + 7, contrassegnato con la lettera M, contenente, tra l'altro, il rapporto dei Carabinieri di Palermo del 25 agosto 1978, relativo alle indagini conseguenti alle rivelazioni di Di Cristina Giuseppe, successivamente ucciso in Palermo il 30 Maggio 1978; quello contro Arcoleo Vincenzo ed altri contrassegnato con la lettera N; quello contro Marchese Antonino ed altri; quello contro Macaluso Giuseppe ed altri, procedimento instaurato a seguito dello stralcio di taluni atti dell'istruttoria contro Spatola Rosario, al quale era stato allegato anche il ponderoso rapporto giudiziario di denuncia e i numerosi allegati a carico di Bono Giuseppe ed altri correi, per associazione mafiosa ed altri gravi delitti tra cui il traffico di sostanze stupefacenti, presentato il 7 febbraio 1983 al Procuratore della Repubblica di Milano, a quello di Roma e per conoscenza a quello di Palermo; quello contro Mutolo Gaspare ed altri, procedimento al quale erano stati, precedentemente, riuniti gli atti istruttori assunti a seguito degli omicidi Dalla Chiesa, Ferlito, Bontate e Inzerillo, del danneggiamento della gioielleria Contino e del tentato omicidio di due guardie giurate e di Contorno Salvatore; e ciò per evidenti ragioni di connessione probatoria, evidenziati, soprattutto, dalla perizia balistica sulle armi usate per tali episodi delittuosi.
Inoltre, al procedimento contro Mutolo era stato riunito, con ordinanza del 2 giugno 1984, trasmesso per competenza dal G.I. del Tribunale di Roma contro Abbenante Michele, un corriere al servizio dell'organizzazione di Mutolo Gaspare, arrestato presso l'aeroporto di Fiumicino il 21 ottobre 1982, con un carico di Kg.9,500 di eroina di provenienza thailandese.
Altro procedimento, trasmesso per competenza dall'Autorità Giudiziaria di Roma e riunito con ordinanza del 2 maggio 1984 per ragione di connessione a quello contro Mutolo Gaspare (Lettera R), è quello contro Bellia Giuseppe ed altri contrassegnato con le lettere RA ed instaurato a conclusione di approfondite indagini svolte dal Nucleo Centrale di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Roma.
Il suddetto Nucleo, difatti, con rapporto del 17 novembre 1983, aveva ampiamente riferito a carico del clan dei Ferrera, appartenenti alla organizzazione catanese di Santapaola Benedetto, operanti in Roma ed inseriti sia in un traffico di stupefacenti a carattere locale, sia in un più vasto traffico di stupefacenti con funzioni di approvvigionamento dal Medioriente di ingenti quantitativi di hashish, morfina, eroina, in collegamento, questa volta, con elementi appartenenti ad organizzazioni mafiose del palermitano.
Tali collegamenti, già emersi a seguito della fattiva collaborazione di Gasparini Francesco (interrogatorio del 3 febbraio 1983 e seguenti), arrestato all'aeroporto di Orly di Parigi il 10 novembre 1981 in possesso di Kg.4,500 di eroina purissima; di Koh Bak Kin, grosso fornitore di eroina di origine tailandese; di Thomas Alan, organizzatore di una rete di corrieri; di De Riz Pietro (interrogatorio del 20 ottobre 1983 e seguenti); nonché a seguito di pedinamenti, intercettazioni telefoniche ed altre indagini eseguite nel corso dell'istruzione del procedimento contro Mutolo Gaspare (Lettera R), assumevano maggior rilievo sotto il profilo operativo in conseguenza delle dichiarazioni di Dattilo Sebastiano, detto "Nano" (interrogatorio del 28 novembre 1983 e seguenti), raccolte nel riunito procedimento contro Bellia Giuseppe.
Per evidenti ragioni di connessione oggettiva, soggettiva e probatoria, con ordinanza del 2 luglio 1984, al più volte citato procedimento contro Mutolo Gaspare, era stato riunito anche il procedimento n.924/83 R.G. contro Riccobono Rosario ed altri, concernente le indagini sulla organizzazione mafiosa operante in Partanna Mondello, processo contrassegnato con le lettere RB.
Per completare il quadro del traffico di stupefacenti e documentarne una delle fasi, cioè quella della produzione dell'eroina, al procedimento principale contro Greco Michele, veniva riunito, con la già citata ordinanza del 28 settembre 1984, anche il procedimento penale contro Di Salvo Nicola ed altri (n.1589/82) contrassegnato con la lettera S, riguardante le indagini successive alla scoperta da parte delle Forze dell'Ordine, in data 11 febbraio 1982, di un laboratorio per la trasformazione della morfina base in eroina. A tale procedimento era stato precedentemente riunito quello portante il numero 731/83 R.G. Contro Amato Federico ed altri, contrassegnato con le lettere SA, concernente le indagini sull'attivita' di reimpiego di capitali, asseritamente provenienti dal traffico di stupefacenti, nella costruzione dello stabilimento della Enologica Galeazzo S.P.A., da parte della famiglia dei Vernengo. Sempre al procedimento principale contro Greco Michele, con la piu' volte citata ordinanza del 28 settembre 1984, veniva riunito anche il procedimento contro Provenzano Bernardo ed altri, contrassegnato con la lettera T, al quale erano stati precedentemente riuniti, con ordinanze rispettivamente del 9 e del 20 aprile 1984, il procedimento contro Di Maggio Antonino ed il procedimento contro Gariffo Carmelo ed altri.
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