Merkel ha deciso sull’onda del disastro di Fukushima del 2011 di anticipare l’addio al nucleare della Germania: il risultato sono stati lauti risarcimenti alle aziende energetiche e un difficoltoso riassestamento dell’equilibrio delle forniture energetiche di un paese che ancora oggi, a un anno dallo stop, rischia di doversi rivolgere in misura maggiore al carbone
- Dopo 10 anni, la contesa è finita: la Germania pagherà 2,4 miliardi di euro a 4 società per l’uscita anticipata dal programma nucleare decisa nel 2011.
- La scelta del governo tedesco fu dettata dal disastro di Fukushima in Giappone, che ebbe una grande eco nel paese.
- Delle 17 centrali attive nel 2011 ne sono rimaste soltanto 6 e l’ultima chiuderà nel 2022. Questo porterà la Germania a produrre più energia dal carbone.