Dal 2005 la cancelliera ha mantenuto un altissimo gradimento fra i suoi elettori e anche a livello globale. In questi anni l’economia tedesca è cresciuta e il paese ha aumentato la sua competitività internazionale. Merkel ha aperto il paese ai richiedenti asilo durante la crisi migratoria del 2015 e le politiche dei suoi governi hanno contribuito ad abbassare la disoccupazione giovanile a livelli record. Il paese però resta ancora indietro in termini di ambiente e investimenti. Il divario fra la Germania dell’est e quella dell’ovest non è affatto scomparso.
La maggioranza delle persone ha avuto un giudizio più che positivo dell’operato di Merkel in tutti questi anni
I tedeschi son diventati più ricchi degli altri paesi, mantenendo un pil pro capite elevato e in
crescita (pandemia a parte)
Prima della pandemia, il debito pubblico tedesco procedeva con una progressiva riduzione dal 2012
Nonostante la dominazione del mercato mondiale di Cina e Stati Uniti, sotto la Merkel la Germania ha aumentato le sue esportazioni.
Il numero di rifugiati è aumentato rispetto ai primi anni 2000, registrando numeri elevati nel 2015 e 2016.
Il tasso di disoccupazione per i più giovani è diminuito durante i vari governi Merkel.
Rispetto ai principali partner europei, la Germani continua a produrre un elevato numero di emissioni di gas serra
La percentuale di investimenti pubblici è bassa, sotto la media Ocse.
Il divario di genere è significativo: le donne restano sottorappresentate nelle posizioni dirigenziali.
La differenza fra Germania dell’Est e dell’Ovest è drasticamente diminuita negli ultimi anni, ma le disuguaglianze sono ancora presenti (a sinistra, il reddito pro capite; a destra, la disoccupazione).
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