- Che il settore, con la privatizzazione dei servizi e la precarizzazione del lavoro, sia diventato un vero e proprio far west lo dimostra il fatto che neppure il ministero dei Beni culturali sa quanti sono gli esternalizzati.
- A domanda di Domani la risposta del ministero è stata che la questione è «divenuta ancora più urgente in seguito all’emergenza sanitaria» (iniziata quasi due anni fa) e che pertanto è stato avviato un censimento.
- I ricavi dei servizi al pubblico sono cresciuti dai 30 milioni del 2001 ai 68 del 2019. La quota destinata allo Stato invece è scesa dal 15 al 12 per cento. Ciò significa che l'88 per cento rimane ai gestori privati.
Musei, l’esternalizzazione dei lavoratori che fa guadagnare i privati
08 novembre 2021 • 16:56Aggiornato, 08 novembre 2021 • 17:00