La presidente von der Leyen ha sottolineato che «è un partner chiave nei nostri sforzi per allontanarci dai combustibili fossili russi». I nuovi miliardi di metri cubi approderanno a Melendugno per il consumo europeo. L’a.d. Schieppati chiede «un grande e tempestivo coordinamento tra paesi, istituzioni e operatori»
La presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen è volata a Baku per siglare un protocollo d'intesa tra l'Ue e Azerbaigian per raddoppiare le forniture di metano e arrivare ad almeno 20 miliardi di metri cubi all'anno entro il 2027 che saranno trasportati attraverso il Tap, il gasdotto che approda in Puglia.
L’accordo, siglato questa mattina, è di tipo politico, adesso toccherà agli operatori passare alle contrattazioni per le forniture e ampliare l’utilizzo dell’infrastruttura: «Perché l’espansione vada a buon fine – ha detto il managing director Gianluca Schieppati al Messaggero -, inclusa la stipula dei contratti per la commercializzazione del gas, ci vuole un grande e tempestivo coordinamento tra paesi, istituzioni e operatori». Nonostante i lavori tecnici non siano impegnativi come costruire un gasdotto da zero, serviranno degli adeguamenti dell’infrastruttura e bisognerà accordarsi sul prezzo del metano.
Il gasdotto, entrato in attività nel 2020, è una delle opere più avversate dalla popolazione locale, ma per Schieppati non è quello più il problema: «Dovremmo potenziare le due centrali di compressione esistenti, una al confine greco-turco e l’altra in Albania di fronte all’Adriatico e averne due nuove, in Grecia e Albania».
Il viaggio
La presidente della Commissione accompagnata dalla commissaria all'Energia Kadri Simson, ha incontrato il presidente Ilham Aliyev e il ministro dell'Energia azero Parviz Shahbazov. Attualmente, l'Ue e l'Azerbaigian stanno anche negoziando un nuovo accordo globale, che consentirà una cooperazione rafforzata in un'ampia gamma di settori, tra cui la diversificazione economica, gli investimenti, il commercio e il pieno utilizzo del potenziale della società civile, sottolineando nel contempo l'importanza dell'attività umana diritti e stato di diritto.
«Oggi, con questo nuovo memorandum d'intesa, apriamo un nuovo capitolo nella nostra cooperazione energetica con l'Azerbaigian, un partner chiave nei nostri sforzi per allontanarci dai combustibili fossili russi» ha commentat Von der Leyen. L'energia «è solo una delle aree in cui possiamo rafforzare la nostra cooperazione e non vedo l'ora di sfruttare tutto il potenziale della nostra relazione».
Le fonti energetiche rinnovabili
Il nuovo accordo sulle fonti fossili cerca comunque di avere un aspetto verde. Con l'Azerbaigian, prosegue il protocollo, l’Unione europea condivide l'ambizione di accelerare lo sviluppo e la diffusione della capacità di generazione e trasmissione di energia rinnovabile per sfruttare appieno le sinergie tra la transizione dell'Ue all'energia pulita e il forte potenziale non sfruttato dell'energia rinnovabile del paese, in particolare nel settore offshore energetico.
Le due parti riconoscono inoltre l'importanza del Global methane pledge , l’impegno globale per ridurre le emissioni del metano firmato nel 2021, e riconoscono che «rendere la catena di approvvigionamento del gas naturale più efficiente, rispettosa dell'ambiente e del clima è una responsabilità collettiva».
Il memorandum sostiene la creazione di schemi per raccogliere il gas naturale che altrimenti verrebbe scaricato, bruciato o rilasciato nell'atmosfera.
Dopo la visita odierna a Baku, il Consiglio di cooperazione Ue-Azerbaigian si riunirà domani, 19 luglio, a Bruxelles per rivedere le relazioni generali e discutere potenziali aree di reciproco interesse per la cooperazione futura.
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