Il ministro delle Finanze ucraino Sergii Marchenko in un’intervista al Financial Times sottolinea come il paese sia nelle «peggiori condizioni economiche» e stia lottando per la sua «sopravvivenza».
La sopravvivenza dell’Ucraina è a rischio a causa dell’invasione russa. Gli effetti della guerra dal punto di vista territoriale e politico sono evidenti, ma a preoccupare sono anche le conseguenze economiche e finanziarie per il paese.
L’allarme lo lancia il ministro delle Finanze ucraino Sergii Marchenko in un’intervista al Financial Times: «Siamo sotto un grande stress, nelle peggiori condizioni economiche. Si tratta della sopravvivenza del nostro paese». E Marchenko ha lanciato un appello alle nazioni occidentali: «Se volete che continuiamo a combattere questa guerra, per vincere…allora aiutateci».
L’economia soffre
Non solo gran parte dell’economia in Ucraina si è fermata, ma i bombardamenti russi cominciati su vasta scala il 24 febbraio scorso hanno causato devastazioni in tutto il paese. Lo stesso Marchenko ha evidenziato le conseguenze materiali degli attacchi del Cremlino. Le stime dei danni alle infrastrutture civili e militari sono di circa 270 miliardi di dollari mentre sono quasi 7mila gli edifici residenziali distrutti, danneggiati o da ricostruire. Intere città non esistono più, così come alcune infrastrutture strategiche: fabbriche, industrie siderurighiche, ferrovie e ponti.
La spesa pubblica del paese ha superato le entrate di circa 2,7 miliardi di dollari nel mese di marzo. Kiev prevede che questo divario aumenti tra i cinque e i sette miliardi ad aprile e maggio con il proseguimento della guerra.
Dal punto di vista del settore agroalimentare sono a rischio le coltivazioni di grano e di conseguenza le esportazioni verso i paesi più bisognosi che sta causando problemi soprattutto in nord Africa e in Medio oriente. Tra i paesi più colpiti ci sono la Tunisia, l’Egitto e il Libano.
Le stime della Banca mondiale
Due giorni fa la Banca mondiale ha pubblicato le proprie stime sulla situazione finanziaria dell’anno in corso, pur con le dovute incertezze legate alla durata e all’intensità del conflitto. Il Pil dell’Ucraina potrebbe diminuire del 45,1 per cento nel 2022 mentre nel 2023 si stima una leggera ripresa del 2,1 per cento. Nel 2021 il prodotto interno lordo era di 164 miliardi. La Banca mondiale ha anche avvertito che il tasso di povertà in Ucraina salirà al 19,8 per cento nell’anno in corso, quando era solo dell’1,8 per cento nel 2021. Le stime sulla Russia, invece, sempre dell’istituto internazionale, vedono un calo del Pil dell’11,2 per cento nel 2022.
La ricostruzione
Il tema della ricostruzione sarà cruciale anche sul tavolo dei negoziati. Diversi leader politici si stanno muovendo per cercare di assumere un ruolo cruciale nelle mediazioni e raccogliere crediti in tempi di pace. Primo fra tutti c’è il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha ospitato gli ultimi due round di negoziati in Turchia. Quali saranno le aziende che si aggiudicheranno una fetta della ricostruzione del paese?
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