Incidono la guerra e il caro energia. Per Coldiretti la siccità sta aumentando ancora di più il prezzo dei beni alimentari e del lavoro agricolo
Secondo gli ultimi dati dell’Istat, in Italia l’inflazione continua a salire e ha raggiunto il + 8 per cento rispetto all’anno scorso. Nel mese di giugno 2022 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dell’1,2 per cento rispetto al mese precedente. Numeri che non si vedevano dal 1986.
Nello specifico su base annua «accelerano sia i prezzi dei beni (da +9,7 per cento a +11,4 per cento) sia quelli dei servizi (da +3,1 per cento a +3,4 per cento); si ampia il differenziale inflazionistico negativo tra questi ultimi e i prezzi dei beni (da -6,6 di maggio a -8 per cento). Quello che sta accadendo è che i prezzi dei beni aumentano anche più dell’inflazione nell’anno.
Tra le cause dell’aumento dell’inflazione rientra la guerra in Ucraina che ha fatto lievitare i prezzi dell’energia e di conseguenza anche quello dei beni di consumo. Le famiglie a basso reddito sono quelle più interessate dall’aumento dei prezzi perché energia e beni di largo consumo sono la parte più incisiva delle loro spese.
La siccità
Secondo un’analisi di Coldiretti sui dati Istat a influire sull’aumento dell’inflazione c’è anche la siccità. Con il taglio dei raccolti, infatti, si segnalano aumenti che vanno dal +10,8 per cento per la frutta al +11,8 per cento della verdura. Coldiretti evidenzia un aumento complessivo dell’8,8 per cento dei prezzi dei beni alimentari rispetto a giugno 2021. Questo porterà a un costo per le famiglia italiane pari a 8.1 miliardi di euro soltanto per quanto riguarda la spesa alimentare.
Ma il rischio di nuovi rincari è più che possibile dato che in agricoltura si registrano aumenti dei costi che vanno dal +170 per cento dei concimi al +90 per cento dei mangimi e al +129 per cento per il gasolio. «Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni», ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini.
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