All’Autorità garante della concorrenza e del mercato risulta che i clienti si sono ritrovati costi aggiuntivi in bolletta senza essere stati adeguatamente informati
- L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha avviato un’attività istruttoria nei confronti di tredici società che forniscono energia elettrica e gas nel mercato libero.
- L’Antitrust vuole accertare se c’è stata mancanza di trasparenza nei contratti di Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Sentra, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo, Audax, Argos.
- Le società non avrebbero adeguatamente informato i clienti dell’esistenza di alcune voci di costo aggiuntive e gli utenti si sono resi conto delle maggiori spese solo al momento della ricezione delle bollette.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust) ha avviato dei procedimenti istruttori nei confronti di tredici società che forniscono energia elettrica e gas nel mercato libero per accertare se ci sia stata mancanza di trasparenza nei contratti.
Si tratta di Enel Energia, Optima, Green Network, Illumia, Wekiwi, Sentra, Olimpia-Gruppo Sinergy, Gasway, Dolomiti Energia, E.On, Axpo, Audax, Argos.
L’Antitrust lo ha comunicato il nove ottobre con una nota dove ha spiegato le premesse che hanno portato all’avvio dell’attività istruttoria.
All’autorità risulta che le società non abbiano adeguatamente informato i clienti dell’esistenza di alcune voci di costo aggiuntive a quella dell’energia, con la conseguenza che gli utenti si sono resi conto delle maggiori spese solo al momento della ricezione delle bollette.
Si va dagli oneri che non trovano fondamento ad altre voci impropriamente addebitate agli utenti in caso di recesso anticipato. L’indagine riguarda anche le condotte aggressive, qualora le società abbiano applicato penali in caso di recesso o costi per servizi non resi.
L’indagine accerterà se ci sono state condotte in contrasto con le norme del Codice del Consumo.
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