A luglio i prezzi negli Stati Uniti sono cresciuti dell’8,5 per cento rispetto al 9,1 per cento del mese precedente, un rialzo più basso di quanto stimato dagli economisti
A luglio i prezzi negli Stati Uniti sono cresciuti meno di quanti stimato in precedenza dagli economisti, soprattutto grazie alla riduzione nel prezzo dei carburanti e delle tariffe aeree, ma non è ancora chiaro se la fase di inflazione in crescita sia già terminata. Secondo i dati diffusi oggi, nel mese di luglio i prezzi negli Stati Uniti sono cresciuti dell’8,5 per cento rispetto ad un anno fa. A giugno il rialzo era stato del 9,1 per cento. Tolto il prezzo di carburanti e alimentari, l’inflazione a luglio è stata del 5,8 per cento, in linea con il dato di giugno.
La notizia è stata probabilmente accolta con un sospiro di sollievo dal presidente Joe Biden, che da mesi cerca di frenare la corsa dei prezzi, che ha pesato molto sul suo gradimento.
Ma non è sicuro che la spirale inflattiva sia terminata. Alcune cause dell’aumento dei prezzi, come i problemi della catena logistica, sembra che si stiano risolvendo. Ma il prezzo degli immobili e degli affitti per gli americani continua a crescere.
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