- l piano - si legge in una nota della compagnia tedesca - è quello di concordare l'acquisizione iniziale di una quota di minoranza. Per la compagnia l’Italia è uno dei mercati più importanti al di fuori dei suoi mercati interni.
- Giorgetti conferma:« Il Mef si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal Dpcm. Non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini prevista per le ore 18 di oggi»
- Adesso ci saranno nuove sinergie per la compagnia italiana. Ita Airways è fortemente in perdita e sulla compagnia pesa il rischio ristrutturazione.
Lufthansa ha superato gli indugi e ha reso noto che punta ad acquisire una partecipazione nella compagnia di bandiera italiana Ita Airways, a un passo dalla scadenza fissata per il 18 gennaio alle 18 ha presentato una proposta al ministero dell’Economia italiano. Il ministro Giancarlo Giorgetti ha confermato: «Il Mef ha ricevuto una lettera di intenti da parte di Deutsche Lufthansa AG per acquisire una quota di minoranza di Ita Airways Spa. Il Mef si riserva di esaminare la congruità dell’offerta nel rispetto dei requisiti previsti dal Dpcm. Non sono arrivate altre offerte alla scadenza dei termini».
Il governo vuole garanzie sui posti di lavoro. Ita, come raccontato su Domani, continua a perdere soldi e il governo non può permettersi di investire ancora. Lufthansa dovrà quindi iniziare subito a far perdere di meno il business, e poi a portarlo in attivo. Il che significa ristrutturare.
L’annuncio di Lufthansa
«Oggi – si legge in un comunicato - la società ha presentato al ministero dell'Economia e delle Finanze italiano un’offerta per concludere un Memorandum of Understanding (MoU) in tal senso. A condizione che entrambe le parti firmino questo protocollo d'intesa, ulteriori negoziati e discussioni sarebbero condotti su base esclusiva», spiega lo società.
Questi confronti, si legge nella nota pubblicata da Lufthansa, «si concentreranno principalmente sulla forma di un possibile investimento azionario, sull'integrazione commerciale e operativa di Ita nella Lufthansa Airline Group, e sulle conseguenti sinergie. In caso di raggiungimento di un accordo vincolante, la sua attuazione sarebbe soggetta all'approvazione delle autorità competenti». Per il closing dell’operazione occorre l’approvazione dell’ Antitrust europeo, dunque serviranno circa altri 4-5 mesi.
Il piano
Il piano - si legge in una nota della compagnia tedesca - è quello di concordare l'acquisizione iniziale di una quota di minoranza nonché opzioni per l'acquisto delle restanti azioni in un secondo momento.
Per Lufthansa Group, l'Italia è il mercato più importante al di fuori dei suoi mercati interni e degli Stati Uniti.
«L’Italia – hanno comunicato - è il mercato più importante al di fuori dei suoi mercati interni e degli Stati Uniti. L'importanza dell'Italia sia per i viaggi d’affari che privati risiede nella sua forte economia orientata all’esportazione e nello status di uno dei migliori luoghi di vacanza d'Europa».
Lufthansa è l’unico soggetto che ha avuto accesso alla data room, alle informazioni che precedono l’offerta, e come previsto non sono arrivate altre offerte, nonostante i rumors su Air France.
La gradualità
L’eventualità di un’acquisizione graduale era prevista nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) pubblicato in Gazzetta ufficiale il 2 gennaio 2023 e firmato dalla presidente del Consiglio Giorga Meloni, dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dal ministro delle Imprese Adolfo Urso. «In ragione degli obiettivi di sviluppo della società, l’acquisizione della partecipazione può essere rappresentata, in tutto o in parte, dalla sottoscrizione dell’acquirente di uno o più aumenti di capitale, anche riservati, deliberati da Ita Spa».
L’articolo unico regola l’agognata privatizzazione della compagnia aerea di stato, di cui nemmeno Mario Draghi era stato capace in trattative durate mesi, senza esito, con il fondo Certares Management, Air France-Klm, Delta Air Lines e la compagnia di navigazione svizzera MSC.
Un punto importante del Dpcm stabilisce la supervisione futura del governo italiano, quando si afferma che il compratore deve garantire «il piano industriale di sviluppo e crescita di Ita, con particolare attenzione agli hub nazionali, all’ingresso in mercati strategici e all’incremento delle rotte a lungo raggio».
Il nuovo socio industriale Lufthansa dovrà quindi rispondere affermativamente ai punti chiave posti come paletti dal Mef: la spinta verso un network internazionale, soprattutto sul lungo raggio perché il governo ritiene che l’Italia debba essere destinazione “diretta” e non raggiunta attraverso scali intermedi; il mantenimento dei livelli occupazionali; e la tutela degli hub nazionali come Fiumicino, Malpensa e Linate.
Resta il fatto che alcuni punti saranno da chiarire.
In un documento riservato citato da Repubblica i tedeschi di Lufthansa prevedono che Ita potrà vendere biglietti anche per i voli di Lufthansa, e viceversa. Cambieranno anche le partnership: la compagnia tedesca controlla Air Dolomiti, Austrian, Brussels, Edelweiss, Swiss; e le linee regionali Germanwings ed Eurowings.
Ita Airways però è parte dell'alleanza commerciale Sky Team dove sono presenti anche Air France, Klm e Delta Airlines. Ita dovrà lasciarla per fare parte dell'alleanza commerciale di Lufthansa (Star Alliance) che comprende - ad esempio - Air China, Air India, Air Portugal, Asiana, Austrian, Brussels, Sas, Swiss, Tai, Turkish Airlines e l'americana United.
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