Quattro riforme nella nuova versione del Recovery plan: Pa, concorrenza a luglio, giustizia a settembre e semplificazioni. Poi la riforma del fisco dovrebbe arrivare nella seconda parte dell’anno: ecco cosa dice la bozza del piano nazionale di ripresa e resilienza
- Nella nuova versione del piano più spazio alla concorrenza e alla messa a gare delle concessioni, anche nel trasporto pubblico locale, con la prima legge a luglio.
- Poi la riforma sulla giustizia a settembre. Nella seconda metà del 2021 la promessa riforma del fisco e anche la revisione dei sussidi ambientalmente dannosi.
- Oltre alla riforma della pubblica amministrazione per le assunzioni a Palazzo Chigi nasce una struttura per le semplificazioni.
Concorrenza con la messa a gara delle concessioni, ma anche la gara sui trasporti pubblici locali e poi il dettaglio dei tempi sulla riforma della giustizia, concorsi della pubblica amministrazione e una struttura ad hoc per le semplificazioni a Palazzo Chigi. La nuova versione del Recovery plan elenca le riforme che il governo vuole fare e parte dalla concorrenza.
A luglio la prima legge sulla concorrenza
Intanto impegnando a fare la legge annuale sulla concorrenza che sarebbe stata prevista nel 2009 e che nell’anno 2021 deve ancora vedere la luce: dunque entro la prima metà dei luglio arriverà la prima. Secondo la bozza del Piano che sarà presentato oggi in consiglio dei ministri la legge regolerà «il sistema di realizzazione e gestione delle infrastrutture strategiche, la rimozione di barriere all'entrata nei mercati, la concorrenza e i valori sociali». Ma la legge avrà anche una parte di semplificazioni visto che punta a spingere la produzione di rinnovabili che è frenata dall’iter burocratico e conterrà misure per le gare dei servizi pubblici locali, trasporto compreso.
A settembre la riforma della giustizia
Se la legge sulla concorrenza è promessa per luglio, la riforma della giustizia o meglio la doppia riforma sul fronte civile e si quello penale è attesa per settembre, ma i decreti attuativi dovrebbero arrivare nel 2022 assieme alla riforma della giustizia tributaria, e infine l’impatto sui processi «potrebbe verosimilmente stimarsi alla fine del 2024». La riforma della giustizia tributaria si stima possa essere approvata entro il 2022.
Nella sostanza la riforma dovrebbe semplificare la notifica di atti processuali e garantire tempi più stringenti per le varie fasi del processo e più selettività dell’azione penale e aumentare e incentivare il ricorso ai riti alternativi. In particolare, la riforma vuole assicurare che al giudizio di appello, individuato dalle analisi sul campo come una fase particolarmente critica in specie per la prescrizione del reato, si giunga mediante un accesso ragionevolmente selettivo».
La riforma del fisco e dei sussidi ambientali dannosi
In tutto contando la riforma della pubblica amministrazione che è la base di tutto il piano, il Recovery comprende «quattro importanti riforme di contesto» e cioè concorrenza, giustizia, semplificazione e Pa, appunto. Ma è prevista anche una riforma fiscale, attesa per la seconda parte dell’anno che affronti anche il tema delle imposte e dei sussidi ambientali». E infine non meglio precisati interventi di »modernizzazione del mercato del lavoro».
Una struttura per la semplificazione
Per la semplificazione l'esecutivo creerà una struttura per la semplificazione normativa, per «dedicare attenzione continuativa all'obiettivo di semplificazione». La struttura ad hoc lavorerà in raccordo con il Dipartimento Affari Giuridici e coordinata dal Ministro della pubblica amministrazione.
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