L’associazione femminista Non una di meno Rimini ha pubblicato su Facebook il bilancio delle centinaia di testimonianze e messo a disposizione un supporto legale per «chiunque voglia denunciare»
Sono oltre 500 le segnalazioni di molestie e oltre 160 i racconti su fatti di molestie subite durante la 93esima adunata nazionale degli Alpini di Rimini, dello scorso fine settimana.
- Il bilancio è stato condiviso su Facebook dall'associazione femminista Non una di meno Rimini, che ha incontrato le vittime. «Non consideriamo necessario – si legge nel posto dell’associazione – che ci siano delle denunce per credere alla verità delle molestie, sappiamo che sono accadute, molte più di quelle che sono arrivate a noi. In questo caso però le denunce possono essere uno strumento in più perché le molestie che si ripetono a ogni adunata non possano essere ignorate come in passato».
- La prima denuncia è già arrivata. A formalizzarla martedì 10 maggio è stata una ragazza di 26 anni che alla presenza del suo avvocato e di un’amica testimone ha raccontato di essere stata circondata da tre uomini, in mezzo alla folla nel raduno di sabato, che l’hanno molestata verbalmente e fisicamente.
- Intanto su Change.org, la piattaforma on line delle petizioni, sono già state raccolte oltre 16mila firme per chiedere «di sospendere per due anni le adunate degli Alpini in modo tale da dare un chiaro segnale che in quanto cittadini non siamo più disposti ad accettare un comportamento simile, svilente per le donne e per tutte le minoranze».
© Riproduzione riservata