La campagna “Scrivi Giorgia” ha raccolto oltre 2 milioni e 300mila voti, aiutando il successo di Fratelli d’Italia che alle elezioni europee si attesta come primo partito con il 28,81 percento. Pd a sorpresa con il 24,08 percento, Schlein porta 200mila voti, ma Decaro fa il pieno al Sud ( 490mila preferenze). Avs elegge Ilaria Salis, mentre il centro di Renzi e Calenda non supera la soglia del 4 percento.
L’Italia per questa legislatura europea ha scelto 76 rappresentanti, ma alle elezioni europee del weekend appena passato si è registrato il dato più basso di sempre sull’affluenza: solo il 49,69 per cento degli italiani si è recato alle urne. Nel 2019, quando si era votato in un giorno solo, l’affluenza era stata del 56,1 per cento.
Partiti e preferenze
A vincere questa tornata elettorale è Fratelli d’Italia, che ha raggiunto il 28,81 per cento: la campagna “Scrivi Giorgia” ha portato alla premier Meloni 2 milioni e 300mila voti. FdI porta al parlamento europeo Elena Donazzan (63mila voti), Nicola Procaccini (84mila voti) e Carlo Fidanza (50mila voti). Resta fuori invece l’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, candidato al Sud (22mila voti).
A seguire c’è il Partito democratico, che ha raccolto il 24,08 per cento. La segretaria Elly Schlein, candidata nelle circoscrizioni di Centro e Isole, ha avuto 200mila preferenze. Antonio Decaro, sindaco uscente di Bari, è stato votato da 490mila persone. Seguono Lucia Annunziata (240mila voti), capolista della circoscrizione, e Pina Picierno (121mila), parlamentare europea uscente e vicepresidente della Commissione europea. Stefano Bonaccini, presidente uscente dell’Emilia-Romagna candidato nel Nord-Est, ha ricevuto 385mila preferenze. Nel Centro Italia dopo Schlein c’è il sindaco di Firenze Dario Nardella (99mila voti). Fuori dal podio nella circoscrizione del Centro c’è Nicola Zingaretti, ex presidente della regione Lazio (82mila voti), dietro al sindaco di Pesaro Matteo Ricci (84mila voti). Altri nomi sono quelli di Cecilia Strada, che ha ricevuto quasi 283mila preferenze, e sempre nella stessa circoscrizione troviamo Giorgio Gori, sindaco di Bergamo (210mila voti), e Alessandro Zan, che ha ricevuto 177mila voti.
Il Movimento 5 stelle ha raccolto invece il 9,99 percento delle preferenze. L’ex presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha ricevuto 117mila voti, seguito da Giuseppe Antoci (64mila) e Carolina Morace (22mila).
Forza Italia ha realizzato il 9,62 per cento delle preferenze e il segretario Antonio Tajani, candidato in tutte le circoscrizioni tranne le Isole, è stato votato da circa 390mila persone. In Sicilia e Sardegna l’assessore siciliano Edy Tamajo supera la capolista Caterina Chinnici con 121mila voti contro 93mila. Nel Nord-Ovest Letizia Moratti è terza con 41mila voti.
La Lega di Salvini invece arriva al 9 per cento, divenendo il fanalino di coda della coalizione di governo. La candidatura di Roberto Vannacci, ex generale dell’esercito e autore del controverso libro Il mondo al contrario, ha ricevuto 500mila voti. Ma la Lega è lontanissima dal risultato delle europee del 2019, dove aveva raggiunto il 35 percento.
Alleanza verdi-sinistra si è rivelata la sorpresa di questa tornata elettorale, raccogliendo il 6,73 percento delle preferenze. Ilaria Salis, l’attivista antifascista che si trova ai domiciliari in Ungheria, ha ricevuto 176mila voti. Grande successo anche per Mimmo Lucano (190mila voti) e Ignazio Marino, ex sindaco di Roma (quasi 47mila).
Centristi flop
La coalizione di Stati Uniti d’Europa (3,76 per cento), composta da Italia viva di Matteo Renzi e +Europa di Emma Bonino, assieme ad Azione (3,35 per cento), il partito di Carlo Calenda, non hanno passato lo sbarramento del 4 per cento necessario per conquistare un seggio al parlamento europeo. Matteo Renzi ha ricevuto 193mila voti, e nei seggi dove concorreva con Emma Bonino (65mila voti) l’ha notevolmente superata. Anche Carlo Calenda (81mila voti) e Alessandro Tommasi (15mila voti), candidato con Azione, fondatore di Will e del media-partito Nos, restano fuori. Pace, terra, dignità, la lista ideata da Michele Santoro, si è fermata al 2,21: Santoro, candidato in tutte le circoscrizioni, ha raccolto 160mila voti.
Giovani e fuorisede
Per la prima volta i giovani hanno avuto l’occasione di votare nel luogo (fuori dalla regione di residenza) dove abitano per ragioni di studio. Si sono recati ai seggi in 17.500. Il 40,35 per cento delle preferenze è andato ad Avs, seguito dal Pd (26,6) e Azione (10,21). Movimento 5 stelle e Stati Uniti d’Europa hanno totalizzato rispettivamente il 7,84 e il 7,64 per cento. Fratelli d’Italia si è fermata al 3,37 per cento, la Lega invece ha totalizzato 93 voti, che corrispondono allo 0,53 per cento, mentre Forza Italia ha raggiunto il 2,33.
Tra i giovani under 30 secondo le stime di YouTrend il partito più premiato è il Pd (18 per cento), seguito dal Movimento 5 stelle (17) e Avs (16). Il centrodestra invece fa registrare risultati molto diversi rispetto a quelli dei soli fuorisede. Fratelli d’Italia è la quarta scelta (14 per cento), seguita da Forza Italia (9), mentre la Lega va male pure qui (5). Stati Uniti d’Europa e Azione raggiungono un risultato più alto rispetto al dato nazionale, rispettivamente si attestano al 7 e al 6 per cento.
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