Il salvadanaio della politica siciliana è stato rotto. L'Assemblea regionale siciliana ha varato una manovra finanziaria da 160 milioni che rappresenta la sintesi di un modo di intendere la politica che nell'isola ha fatto storia e che, di anno in anno, viene rinnovato: distribuire mancette ai territori di provenienza dei singoli onorevoli.

Quest'anno la linea decisa dall'ufficio di presidenza guidato da Gaetano Galvagno – pupillo del presidente del Senato Ignazio La Russa – e che ha trovato d'accordo i partiti di maggioranza e minoranza prevedeva l'assegnazione di circa mezzo milione di euro per ogni esponente dell'opposizione e quasi il doppio per i membri dei partiti che sostengono il governo di Renato Schifani.

Dal Trapani al lago senza acqua

In un unico maxi-emendamento sono così finiti dentro una pioggia di finanziamenti – da 50 a 100mila euro – a favore dei Comuni, per l'organizzazione di sagre ed eventi che dovrebbero promuovere il turismo, e di associazioni che organizzano manifestazioni di diversa natura. In materia di sport, sono stati finanziati diversi campetti di periferia, compresi quelli delle parrocchie, ma a spiccare sono i 300mila euro destinati alla società F.C. Trapani 1905 srl.

Si tratta della squadra calcistica che quest'anno parteciperà al campionato di serie C e che è di proprietà dell'imprenditore Valerio Antonini. Un contributo che, stando alle voci che arrivano dalle opposizioni, sarebbe stato voluto da Edy Tamajo, attuale assessore alle Attività produttive, che ha rinunciato al seggio a Bruxelles in favore di Caterina Chinnici, e nel cui passato c'è l'esperienza da calciatore, compresa quella con la casacca granata.

Ma chi ha seguito le recenti vicende societarie del Trapani sa che un ulteriore punto di contatto tra l'attuale dirigenza dell'F.C. Trapani 1905 e i palazzi della politica siciliana può essere rintracciato nel fatto che Roberto Schifani, avvocato civilista e figlio del presidente della Regione, è colui che ha seguito l'iter di acquisizione dei granata da parte di Antonini.

«Ho passato la notte a leggere tutti gli emendamenti approvati. Abbiamo inserito anche le Srl, vorrei capire come possano fare il bene della collettività – commenta il deputato d'opposizione Ismaele La Vardera – Non capisco quale sia la ratio di assegnare 300mila euro al Trapani, per quanto sia rinato e abbia fatto un ottimo campionato di serie D, vincendolo e per questo gli faccio i miei complimenti».

Il deputato di Sud chiama Nord lancia una provocazione: «Ho pensato di realizzare anche io una Srl che chiamerò Matrimonio La Vardera così da poter arrivare pronto alle nozze e ripagarle a spese di tutti i cittadini». La Vardera punta il dito sulle scelte fatte dalla maggioranza: «Sia chiaro: anche io ho destinato dei fondi ma per il bene di tutti e non per dare una mano a delle aziende. Mi chiedo come una Regione possa destinare dei soldi a una società privata che fa business soprattutto in un momento come questo e senza neanche pensare a tutte le vittime degli incendi che lo scorso anno hanno perso la loro casa e che ancora oggi non sanno come fare. Ma non è tutto, perché mentre viviamo un clima emergenziale – è l'affondo di La Vardera – daremo altri 100mila euro al movimento italiano per la gentilezza, 100mila euro per la ragazza del cinema, e 100mila euro per organizzare un festival che si terrà a Londra».

E mentre La Vardera annuncia di valutare la possibilità di fare un esposto alla Corte dei conti, la fotografia della giornata di ieri potrebbe stare nei 250mila euro che l'Ars ha deciso di stanziare in favore dell'ex Provincia di Enna per partecipare alla costituzione della Fondazione Lago di Pergusa. Lo stesso lago che, a causa della siccità, nelle scorse settimane si è prosciugato.

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