«Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra e un’economia di pace. Si tratta di trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni», ha detto Bergoglio di fronte ai giovani presenti ad Assisi
Dal teatro Lyrick di Assisi papa Francesco ha chiesto un maggiore impegno da parte del mondo politico per contrastare la crisi climatica. «Se parliamo di transizione ecologica ma restiamo dentro il paradigma economico del Novecento, che ha depredato le risorse naturali e la terra, le manovre che adotteremo saranno sempre insufficienti», ha detto Bergoglio ad Assisi durante l’evento Economy of Francesco.
Il discorso è stato pronunciato di fronte a centinaia di giovani presenti all’incontro ai quali il papa ha detto: «Una società e un’economia senza giovani sono tristi, pessimiste, ciniche. Ma grazie a Dio voi ci siete: non solo ci sarete domani, ma ci siete oggi; voi non siete soltanto il “non ancora”, siete anche il “già”, siete il presente».
Transizione ecologica
«Una nuova economia, ispirata a Francesco d’Assisi, oggi può e deve essere un’economia amica della terra e un’economia di pace. Si tratta di trasformare un’economia che uccide in un’economia della vita, in tutte le sue dimensioni», ha detto Bergoglio. «La situazione è tale – ha aggiunto – che non possiamo soltanto aspettare il prossimo summit internazionale: la terra brucia oggi, ed è oggi che dobbiamo cambiare, a tutti i livelli». Papa Francesco è stato accolto al teatro Lyrick da tre giovani di EoF, il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, il vescovo monsignor Sorrentino, le massime autorità civili, i membri del Comitato organizzatore, i rappresentanti delle famiglie francescane e della Pro Civitate Christiana. Prima del suo discorso il pontefice ha ascoltato otto testimonianze di giovani da tutto il mondo.
«La nostra generazione vi ha lasciato in eredità molte ricchezze, ma non abbiamo saputo custodire il pianeta e non stiamo custodendo la pace. Voi siete chiamati a diventare artigiani e costruttori della casa comune, una casa comune che sta andando in rovina», ha concluso Francesco.
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