Domani, dopo aver scoperto le bugie del musicista che ha attaccato una rider che faceva lavorare in nero, ha provato a chiedere un commento a chi aveva solidarizzato con il post del ristoratore. Da Elodie a Niccolò Fabi, da Diodato a Jovanotti, la risposta degli uffici stampa è univoca: “No comment”. Intanto Angelini si scusa di nuovo e lascia (almeno per un po’) la trasmissione di Zoro
«Chiedo scusa. Ho sbagliato e mi dispiace. Ripongo la chitarra nella custodia e mi prendo una pausa». Attraverso un nuovo post su Instagram il musicista Roberto Angelini – dopo che Domani ha rivelato le bugie dal musicista sul caso della rider del suo ristorante che ha lavorato per mesi nero - ha comunicato di aver deciso di lasciare Propaganda Live, la trasmissione de La 7 di cui era ospite fisso.
Sui social la scorsa settimana aveva scritto di essersi sentito «tradito» dalla sua dipendente e amica, e aveva dato della «pazza incattivita dalla vita» alla lavoratrice accusandola di averlo «denuciato» alla Guardia di finanza. Da parte di cantanti e artisti erano subito partiti cuori e frasi di incoraggiamento, e finora nessuno ha spiegato perché aveva solidarizzato con un collega che insultava, di fatto, una rider che non aveva regolarizzato.
Anche dopo che le bugie di Angelini sono state evidenziate dai rapporti della Gdf e confermate dallo stesso musicista, rockstar e vip assortiti hanno preferito trincerarsi con Domani (che ha provato a contattarli uno a uno) con una raffica di no comment.
Il fatto
Dopo lo sfogo di Angelini, Domani aveva evidenziato che il musicista-ristoratore non era mai stato denunciato di sua iniziativa da nessuno: la Finanza aveva scoperto infatti che l’amica era in nero da luglio 2020, dopo un controllo anti Covid a sorpresa. Messo alle strette, Angelini ha fatto un passo indietro: «Ho sbagliato a scrivere quel post, mi scuserò anche con lei, personalmente. Devo mettere in regola la rider, chi fa le consegne. Meglio che suono la chitarra e basta. Lascio l’amministrazione del ristorante. Propaganda e Zoro? Mi dispiace anche per loro, sono un coglione che assume in nero», ha spiegato a questo giornale qualche giorno fa.
Il musicista nel primo post si era lamentato anche della multa da 15mila euro, ma la somma è così alta solo quando il responsabile decide di non assumere regolarmente la lavoratrice. In quel caso scende della metà. «Rileggendomi a mente lucida, ho messo alla gogna questa ragazza. Mi dispiace, ho proprio sbagliato. Ogni riga del mio post è sbagliata, dalla foto all’ultima parola».
«Il ristorante? Devo farlo gestire a qualcuno che non fa cazzate. Uno si sopravvaluta e pensa di poter fare tutto». All’amica proporrà di continuare a lavorare: «Da parte mia non ci sarà alcun comportamento strano. È stata una botta nel cervello».
Gli amici vip
Di fronte al post di Angelini il caso è esploso sui social. Il musicista aveva deciso di accompagnare le sue parole con una foto di lui in lacrime. L’ammissione di aver assunto una dipendente in nero non ha fermato la solidarietà degli amici vip.
Domani ha provato così a contattare alcuni di loro. Nessuno ha voluto spiegare come mai aveva solidarizzato via social con chi aveva ammesso di fare lavorare personale in nero, né fare dichiarazioni a favore della rider insultata. Dagli uffici stampa, solo no comment. Da quello di Niccolò Fabi: («Niccolò non ha nulla da aggiungere o dichiarare sull’argomento») allo staff della cantante Elodie, che aveva messo tre cuori al post pieno di balle: «Avendo Angelini stesso già ammesso di aver sbagliato, non abbiamo interventi ulteriori da fare» dichiara il suo ufficio stampa.
Il cantautore Motta «preferisce lasciar perdere la questione». Diodato, vincitore di Sanremo 2020 e organizzatore del concerto del Primo Maggio di Taranto «non rilascia dichiarazioni» riferisce l’ufficio stampa, evidenziando che «si tratta solo di un cuore sotto a un post». Altri cuori e commenti pro-Angelini sono lì senza spiegazione: da Elisa a Rodrigo d’Erasmo, musicista degli Afterhours.
L’ufficio stampa di Lorenzo Cherubini, alias Jovanotti, ha preferito non rispondere nulla.
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