Fino al 2029 sarà confermato il modello attuale per un incasso medio di 900 milioni di euro all’anno. Ma il presidente del Napoli attacca: «Così muore il calcio italiano»
I diritti tv per il campionato di serie A resteranno a Dazn e Sky fino al 2029 per un incasso medio di 900 milioni di euro all’anno. Una cifra leggermente inferiore ai 925 milioni di euro attuale, ma che ha comunque trovato il via libera dei diretti interessati. L’assegnazione è stata votata a larghissima maggioranza dall’assemblea delle società di serie A: 17 i favorevoli e 3 tra contrari e astenuti. Il patron della Salernitana, Danilo Iervolino, e il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, hanno in particolare manifestato la netta contrarietà alla decisione.
«È una sconfitta del calcio italiano, con questa offerta il calcio morirà», ha detto De Laurentiis a caldo, sostenendo soprattutto che l’errore nell’assegnazione quinquennale dei diritti. La sua idea era quella di creare un canale della Lega di A e gestire in autonomia la vendita dei diritti. Una piattaforma da creare, avviando un nuovo modello come ipotizzato da anni. «Dazn non è competente e non fa bene, come non fa bene Sky, al calcio italiano», ha insistito De Laurentiis. Uno strappo netto
Diritti confermati
Lo schema, dunque, resterà quello attuale con tutte le partite trasmesse da Dazn, che quindi destinerà una spesa maggiore e solo tre da Sky. Tuttavia, la rete fondata da Murdoch avrà una maggiore scelta. Potrà infatti mandare in onda in dirette alcune delle partite più attese, a differenza di quanto avviene oggi. Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha espresso soddisfazione per l’esito della trattativa: «Un giorno De Laurentiis ci ringrazierà. Va sempre ascoltato ma in questo caso non condivido minimamente la sua opinione». La divisione c’è ed è sotto gli occhi di tutti, anche se tutte le big hanno optato per il via libera all’offerta di Dazn e Sky ritenuta soddisfacente.
«La difficoltà era raggiungere certi obiettivi in un mercato taglieggiato dalla pirateria», ha dichiarato Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A. «Abbiamo cercato – ha spiegato – di ottenere il massimo con tutte le verifiche, questa è stata la migliore condizione economica possibile. Inoltre, attraverso le revenue sharing con Dazn i ricavi per la Lega Serie A potrebbero anche superare di gran lunga quella del triennio precedente e raggiungere il miliardo di euro».
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