La leader del Wwf-Brasile, Mariana Napolitano, ha denunciato l’inerzia del governo nel punire i responsabili degli incendi
A ottobre gli incendi nella Foresta amazzonica in Brasile sono raddoppiati rispetto a quelli dello stesso mese del 2019. A dirlo sono i dati dall’agenzia governativa brasiliana Inpe. Secondo i dati dell’istituto, il numero di incendi complessivi nei primi dieci mesi di quest’anno è cresciuto del 25 per cento rispetto a quello dello stesso periodo del 2019. In totale il numero di roghi registrato a ottobre è stato di 17.326.
Da tempo gli ambientalisti denunciano le politiche ambientali del presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, accusato di star favorendo il disboscamento della Foresta amazzonica nel paese. La leader del Wwf-Brasile, Mariana Napolitano, ha infatti accusato il governo di inerzia nel punire i responsabili degli incendi. Mentre da parte sua il presidente Bolsonaro intervenendo a fine settembre alle Nazioni unite aveva rigettato ogni accusa di responsabilità dicendo che la colpa dei roghi è dei «contadini e dalla popolazione locale che li attivano per sopravvivere».
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