Se si rispettano le regole, l’estate sarà diversa e potrà essere sotto controllo. Ne è convinto Silvio Brusaferro, portavoce del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), rilasciando un’intervista al quotidiano La Repubblica. Questo perché anche se lenta «stiamo assistendo a una decrescita della circolazione» spiega.

«Lo scenario verso il quale ci stiamo avviando con decisione ci consente di guardare al futuro con più serenità – continua – certo al momento sappiamo che il virus continuerà a circolare ma sappiamo anche che grazie ai vaccini ci potremo progressivamente permettere più libertà». Assicura comunque che per i mesi estivi ci sarà uno scenario diverso.

Uno dei rischi maggiori durante la campagna vaccinale è il mutamento del virus per sopravvivere, proprio per questo deve procedere spedita e a pieno regime. «I vaccini danno un alto grado di protezione ma stiamo ancora acquisendo dati sulla loro efficacia, sulla trasmissione dell’infezione. Così ai vaccinati si chiede di usare la mascherina, rispettare distanziamento e norme di igiene personale».

Per capire meglio che tipo di passaporto vaccinale fare e quali funzioni dovrebbe avere c’è bisogno di più dati. Tanti i nodi ancora da sciogliere, dalla probabilità di contrarre il virus, nonostante il vaccino, alla durata della protezione del vaccino stesso.

Per quanto riguarda il capitolo riaperture, su cui spingono il partito di Salvini e di Giorgia Meloni, la scuola rimane una priorità per il governo Draghi e secondo Brusaferro a «determinate condizioni di protezione può essere aperta. Questa scelta però rende importante il mantenimento delle altre misure in attesa che l’infezione circoli di meno». Tuttavia, la soglia da non superare è di «50 casi settimanali per 100mila abitanti» affinché i sistemi sanitari regionali garantiscano il tracciamento sistematico di tutti i casi. «È quella che permette maggior livello di libertà» conclude Brusaferro.

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