Sono arrivati i primi dati aggiornati sulle vaccinazioni del personale scolastico e sono molto buoni: quasi il 90 per cento si è già completamente vaccinato, una percentuale record che smentisce i dati del generale Figliuolo
Il commissario all’emergenza Covid Francesco Figliuolo ha pubblicato ieri i primi dati parziali sulle vaccinazioni agli insegnanti e al resto del personale scolastico. Si tratta di almeno l’88 per cento del totale. Ci sarebbero quindi circa 180mila insegnanti, personale Ata e di segreteria che devono ancora ricevere la prima dose.
Ma questi sono dati ancora parziali e probabilmente sottostimati. Non tutte le regioni, infatti, hanno comunicato i numeri aggiornati, che il commissario Figliuolo aveva chiesto di inviargli entro il 20 agosto.
Secondo la Cisl scuola, alla fine risulteranno non più di 100mila dipendenti della scuola che devono ancora ricevere la prima dose.
«È plausibile che tra scuola e università la componente no-vax sia ben al di sotto del 10 per cento, e non il 18 per cento come sostenuto inizialmente dal generale», ha scritto sul Manifesto il giornalista scientifico Andrea Capocci. In ogni caso, gli insegnanti sono comunque molto più vaccinati della media nazionale, che per le persone in età lavorativa è al momento ferma al 71 per cento.
Le polemiche
A luglio, il tema della vaccinazione degli insegnanti si era trasformato in un duro scontro tra forze politiche, governo e sindacati. Il commissario Figliuolo e numerosi esponenti politici avevano denunciato il basso tasso di vaccinazione degli insegnanti e si era iniziato a discutere della possibilità di introdurre per loro l’obbligo vaccinale.
Anche a causa di questi dati, il governo ha deciso di introdurre l’obbligo di green pass per il personale scolastico, una decisione che ha provocato lunghe discussioni tra le forze di maggioranza, con la Lega contraria e tutti gli altri partiti a favore.
Ma i dati su cui si basavano queste polemiche non erano aggiornati. Le vaccinazioni del personale scolastico hanno smesso di essere conteggiate a parte a partire dallo scorso aprile, quando per decisione del governo è stata eliminata la categoria prioritaria a loro riservata. Per mesi, quindi, gran parte del personale scolastico che si è vaccinato è stato conteggiato all’interno delle normali fasce d’età.
L’ultimo report pubblicato ieri contiene ancora dati non del tutto aggiornati, ma mostra che il personale scolastico non vaccinato non ammonta a 215mila persone, come sostenuto da Figiuolo a luglio, ma a circa 180mila. Nei prossimi aggiorni sono attesi i dati definitivi che dovrebbero chiarire una volta per tutte la questione.
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