Al momento dell’incendio il giocatore era in caso con sua moglie e i suoi bambini. Il sindaco e la società calcistica hanno condannato il gesto
Alcuni ignoti hanno incendiato la porta di casa del capitano del Foggia, Federico Gentile. A dare la notizia è stato il sindaco della città che ha detto: «Questo atto è ancora più grave e disgustoso se si pensa che Gentile, al momento dell’accaduto, era in casa con la sua famiglia (moglie e due bimbi piccoli) e l’incendio avrebbe potuto provocare effetti molto peggiori e devastanti. Abbiamo a che fare con balordi».
Il giocatore è da mesi nel mirino degli ultras insieme ai vertici della società calcistica. Il direttore tecnico della squadra, Ninni Corda, ha detto che «il gesto di questo miserabile non va naturalmente ad infangare una intera tifoseria e una comunità, ma sicuramente distrugge la serenità di una famiglia» e ha poi aggiunto che il giocatore «ha l'unica colpa di avere fatto il suo dovere a 360 gradi da un anno e mezzo a questa parte sempre per il bene del Foggia e di essere legato a me e a questa società».
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